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Il caso Ellen West è forse uno degli studi più importanti del noto psichiatra Ludwig Binswanger e tra più conosciuti. Il medico svizzero è tra i principali esponenti della psichiatria-fenomenologica che si avvale delle elaborazioni filosofiche di Husserl e Heidegger per decifrare ed analizzare il complesso mondo delle psicopatologie proponendo una interpretazione che vada oltre quella meramente psichiatrica organicista che vede solo nelle anomalie cerebrali l’origine del disturbo mentale. In questo caso Binswanger si trova ad affrontare la giovane Ellen West, appartenente ad un’agiata famiglia ebraica, colta e frequentante i corsi di economia politica all’Università, animata da una forte sete di giustizia sociale e oppositrice ad ogni forma di oppressione. Ellen, che tra la sua parentela presenta diversi esempi di disagio psichico, soffre di anoressia e cerca in ogni modo di rifiutare o ridurre al minimo il cibo che inghiotte, ma dopo ogni pasto avverte un forte senso di colpa che cerca di combattere con il vomito autoindotto e l’utilizzo di forti dosi di purganti. Nella prima parte del libro, dove si trova l’anamnesi della paziente, emergono anche elementi depressivi che la portano ad alcuni tentativi di suicidio. Ellen ricorre pertanto alla cura di uno psicoanalista che inizialmente sembra giovarle, ma poi è necessario il ricovero presso la clinica di Binswanger dove il medico-filosofo inizia la sua particolare terapia definita antropoanalisi o analisi esistenziale (Daseinanalyse). Lo psichiatra concepisce la vita e la sofferenza della paziente come "buco”, come vuoto interiore da colmare con il cibo che al tempo stesso la disgusta perché ingrassando le sembra di essere brutta e vecchia. Le categorie heideggeriane di essere-nel-mondo e di-là-dal-mondo sono qui utilizzate per dare un senso all’esperienza di sofferenza della malata, nella quale si può rintracciare un esempio di esistenza “mancata”, sprofondata nel putridume della malattia. Libro consigliato a tutti.
Credo che raramente si possano incontrare autori e clinici in grado di raccontare un'esperienza di disagio psichico come Binswanger. Lo psichiatra riesce in pieno a far toccare con la propria interiorità le vicende e la dilaniante sofferenza di Ellen, forse grazie anche all'ampio spazio che dedica alle parole stesse della ragazza. Un classico della narrazione clinica che non può non essere letto.
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