In un paesino della Castiglia di fine Ottocento, tra il profumo dei boschi e lo scorrere lento del fiume, vive Clara Laguna, la ragazza più bella che si sia mai vista. Il suo tempo è scandito dal calore del sole e dal ritmo delle stagioni, immutabile da sempre. Finché un giorno, in quel villaggio sperduto, arriva l'uomo che le sconvolgerà l'esistenza: è un cacciatore andaluso, che cavalca fiero per le strade polverose, senza degnare i paesani di uno sguardo. Solo Clara cattura i suoi occhi e lo incatena all'amore. Neanche lei può sottrarsi al fascino dell'elegante forestiero, ma la sua felicità è presto soffocata da una funesta predizione. Fin dall'inizio della stirpe, le donne della famiglia Laguna sono condannate a sopportare il peso di una terribile maledizione, e una dopo l'altra soffrono per amore e danno alla luce soltanto femmine che perpetueranno la crudele eredità. E così è. Dopo che Clara gli rivela di essere incinta, il giovane cavaliere la abbandona, lasciandole solo la casa rossa che era stata il loro nido. Accecata dalla rabbia, la ragazza apre la casa a tutti gli uomini che la desiderano, e quando partorisce una bambina sa che la sventura sarà eterna. Sennonché, dopo generazioni condannate ad amori tragici, nasce il primo maschio. Sarà la fine della maledizione? Una storia commovente, dove il realismo magico si tinge di sfumature castigliane da cui sgorgano immaginazione e poesia.)
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