Domenica 28 maggio 1606. Una partita di pallacorda in Campo Marzio, a Roma. la posta in gioco è di dieci scudi. Un contrasto, le voci si fanno concitate, dalle racchette si passa alle spade. Poco dopo un corpo giace sul selciato, privo di vita. L'omicida, ferito, si dà alla fuga, ben presto inseguito da una condanna al bando capitale: chiunque sia in grado di identificarlo può eseguire la sentenza di morte. Quel trentacinquenne in fuga si chiama Michelangelo Merisi da Caravaggio, tra i maggiori pittori d'Italia. Questo libro ne racconta la turbolenta e tragica storia: le vicende di un artista alieno a ogni convenzione e di un'arte che, forse più di ogni altra, è testimonianza di una viscerale necessità di espressione.)
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