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«Ho preso le vecchie storie e le ho rimescolate, finché le donne nascoste non sono comparse in piena luce.»
«Questa sovversiva rivisitazione dei classici è una delizia piena di sorprese» – The Guardian
«È intelligente e appassionante: le storie che racconta ci seducono da quasi tremila anni» – The Times – Saturday Review
Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le avventure dei protagonisti andranno a ispirare, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che non tutto sia stato narrato, che qualcosa di fondamentale, legato alle figure femminili, manchi ancora per completare l'affresco. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia. Dando voce a ciascuna di loro, Calliope prende in mano la storia e ce la racconta da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea, Clitennestra, che vengono alla ribalta, con i loro pensieri, con i complicati risvolti psicologici delle loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che, vinte, saranno rese schiave, alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione accanto alle leggendarie eroine, e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Haynes riporta alla ribalta la guerra di Troia (e la sua caduta, dopo 10 anni di guerra). Ritroviamo qui tutta l’Iliade, parte dell’Odissea e altri oscuri testi dell’antichità. Dov’è la novità? Se l’Iliade è un inno alla guerra e agli eroi ivi celebrati, qui l’ottica è rovesciata: questo testo è una chiara condanna ed esecrazione della guerra, vista come operazione di bassa macelleria che falcia, per futili motivi, la vita d’intere popolazioni e ne sconvolge il territorio. Tanto per cominciare: il super-eroe Achille qui è marchiato a fuoco come macellaio! In ben 11 capitoli “le troiane” (prigioniere di guerra ammassate in riva al mare in una tenda in attesa di deportazione), in un coro polifonico, deprecano e ripudiano la guerra, che ha strappato alla vita i loro mariti, figli, padri e generato solo rovine e distruzione sul suo cammino. Non sono più i grandi condottieri che esaltano le proprie gesta e che combattono con gran cozzar e bagliori di armi in furiosi duelli alle porte di Troia, massacrando senza pietà e sfigurando i cadaveri degli odiati nemici, ma sono le donne che vengono portate sul palcoscenico e per la prima volta fanno sentire la loro voce. E le loro voci sono commoventi, a iniziare da Penelope che, in ben sette capitoli, inizia un dialogo serrato con il marito Odisseo, in forma epistolare, narrando in prima persona le sue peregrinazioni e le sue traversie, come se lei le conoscesse proprio mentre avvengono (in realtà le conoscerà solo dopo 20 anni, al suo ritorno dai 10 anni di guerra e 10 anni da girovago per il Mediterraneo). E’ curioso che sia proprio Calliope, musa della poesia epica, che srotoli il filo del racconto, e non il cieco poeta Omero, ma è giusto che sia così, poiché per la prima volta si dà piena voce alle donne. Standing ovation per Haynes che sa raccogliere e annodare in modo mirabile i fili di tanti racconti e tessere una trama che ha il fulgore della tela di Penelope. Dario Fo avrebbe cantato: cosa aspettiamo a batterle le mani?
Il libro racconta la guerra di Troia dal punto di vista delle donne, ci permette quindi di guardare la vicenda da altre prospettive che non sono solo quelle dei guerrieri. Piacevole alla lettura.
Appassionante. Due storie che più o meno tutti conosciamo l'Iliade e l'Odissea raccontate con gli occhi, le voci e le emozioni delle donne che hanno vissuto da protagoniste o comparse queste due imprese.
Recensioni
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