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De Simone, Roberto, La gatta Cenerentola, Einaudi , 1999
Cerami, Vincenzo \ Piovani, Nicola, Canti di scena, Einaudi , 1999
scheda di Vindrola, A. L'Indice del 2000, n. 09
Due spettacoli diversissimi, che hanno in comune un solido successo teatrale (nel caso della Gatta Cenerentola si tratta di una nuova edizione che è andata in tournée nel 1999, a più di vent'anni di distanza dal debutto a Spoleto, mentre i Canti di scena di Cerami e Piovani sono stati riproposti per sette anni di seguito) e, come elemento di attrazione ma anche chiave di lettura imprescindibile, la musicalità, capace di permeare tempi dello spettacolo, linguaggio, gestualità. La collana "Stile libero" li ha scelti come banco di prova per un pubblico di lettori forse un poco ostile alla lettura della drammaturgia, ma propone anche un interessante tentativo di trovare una qualche forma di permanenza per il teatro, intrinsecamente inadatto a essere raccontato a posteriori o interpretato senza essere stato visto. È evidente che un video o un cd non sono lo spettacolo, così come non può esserlo la sola sceneggiatura (tanto più per spettacoli come La gatta Cenerentola, dove ambientazioni e costumi sono elementi chiave per rileggere la favola del Pentamerone di Basile alla luce della napoletanità), e che neppure la combinazione dei due elementi restituisce atmosfere e intese fra scena e pubblico (che è la magia sostanziale di Canti di scena). Ma questo è il teatro nell'era della sua riproducibilità tecnica.
(A.V.)
"Attenzione, la musica è dappertutto (grano tra gramigna e gramigna tra grano): ci vuole orecchio. La musica col suo canto si nasconde nei cantieri ... nelle cantine, nei cantucci, nei cantoni, nei cànteri, nelle cantonate, nelle cantinelle, nei timballi, negli intervalli, negli sballi, nelle pastiglie di RESOLDOR."
Un vero regalo per gli amanti del teatro, anzi del Teatro con la T maiuscola! (Scusate la banalità, ma mi pare il modo migliore di definirlo). La casa editrice Einaudi sta pubblicando una serie di testi drammaturgici di grande valore, di autori italiani contemporanei, assolutamente da non perdere. E, per di più, alcuni testi sono corredati di supporti audio o video. In questo caso si tratta di un cd musicale con tutte le canzoni dello spettacolo, musicate da Nicola Piovani.
Il connubio Piovani-Cerami (tra i migliori nel mondo dello spettacolo italiano degli ultimi anni) ha generato un film da Oscar come La vita è bella, e anche un dramma musicale originale come questo.
Non è nulla di "nuovo" nel vero senso della parola, ma piuttosto una riscoperta di sonorità di decenni passati, di luci e di voci che risuonavano sui palcoscenici tra gli anni venti e i quaranta del secolo, mescolate con nuove musicalità contemporanee, con struggenti e malinconiche evocazioni tradizionali, con melodie ataviche che trascinano e portano all'oblio: è la ricerca di quel canto di scena, composizione libera da schemi e da "impegno", liberamente riscritto e con grande semplicità ripresentato, quasi per gioco. Il successo dello spettacolo ha stupito i due autori, come scrivono essi stessi nelle premesse al testo. E questo inaspettato successo ha portato alla realizzazione del volume a stampa, riconoscimento in qualche modo del valore culturale dell'operazione. I testi delle canzoni sono alternati, come sul palcoscenico, alla prosa divagante degli attori. Un po' Petrolini e un po' Ionesco o Beckett, un po' canzonetta e un po' melodramma, un po' tabaren e un po' discoteca, l'opera di Piovani e Cerami racchiude in sé tante correnti teatrali del Novecento e ne fa quasi un'ideale, semplice chiosa, perfetta per terminare il secolo che sta finendo e iniziare il nuovo all'insegna del ricordo.
Mi pare consigliabile la lettura del libro parallelamente all'ascolto del cd, per avvicinare il più possibile questo tipo di approccio alla messa in scena originale, che rimane, come sempre accade per le opere teatrali, il modo più completo di guastare tutto il lavoro. Infine, ultima nota, sul cofanetto e sulla copertina di cd e volume uno dei bellissimi disegni originali di Luzzati per le scenografie dello spettacolo.
A cura di Wuz.it
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