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Dettagli

2014
Tascabile
21 febbraio 2014
330 p.
9788806219574

Descrizione

Nel settembre dell'anno 1999 la Federazione Russa annuncia ufficialmente l'inizio della seconda operazione antiterroristica nel territorio della Repubblica Federativa della Cecenia e nella zone confinanti con il Caucaso del Nord. Lilin racconta quello che hanno vissuto i giovani dell'esercito russo in quel periodo, durante il loro servizio militare obbligatorio; e quello che hanno vissuto i civili, mentre nella loro terra operavano due eserciti nemici. L'autore di "Educazione siberiana" narra in presa diretta la vera faccia della guerra, quella che non si vede nei film, nei documentari, e che si vede solo a tratti nei reportage giornalistici o nei racconti degli osservatori di pace e dei difensori dei diritti umani. Racconta tutto in modo tale da permettere a ogni lettore di vivere i momenti della guerra, di attraversarla a fianco dei soldati, di sentirne l'oscenità sulla propria pelle. Mostrandone soprattuto le contraddizioni. Un libro che vuole essere apolitico, neutrale; che racconta la guerra, la vita e la morte, le ingiustizie, gli orrori e gli atti di onestà così come apparivano nella vita di ogni giorno in Cecenia; che descrive le sensazioni, la perdita dell'equilibrio, i cambiamenti dell'essere umano che avvengono nel caos, oltre i limiti dell'etica e della morale. Non un saggio storico, ma un romanzo costruito su particolari veri, con vite vere. Nicolai Lilin è nato nel 1980 a Bender, in Transnistria. Nel 2003 si è trasferito in provincia di Cuneo e nel 2009 ha scritto il romanzo "Educazione siberiana".

Valutazioni e recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
(30)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Per scorrere, scorre, ma, con tutto rispetto per il vissuto, 330 pagine di videogame spara spara diventano difficili da sopportare.

Recensioni: 5/5

Bello anche questo!

Recensioni: 5/5

Rispetto ad Educazione Siberiana, è un libro che va a scatti. Meno fluido, anche come linguaggio, più farraginoso e discontinuo anche nella narrazione dei fatti di guerra. Ciononostante, costituisce il naturale processo di crescita di Kolima, un soldato che abbraccia troppo giovane la guerra, ma che riesce a non farsi travolgere da essa.

Recensioni: 5/5

Dal mio punto di vista un passo indietro rispetto ad educazione siberiana. I racconti delle vicende in cecenia sono all'inizio avvincenti, scritti con la solita prosa molto asciutta. Tuttavia andando avanti nel romanzo le vicende risultano quasi noiose e ripetitive, pur nella brutalità delle situazioni. I personaggi sono tratteggiati peggio che in educazione siberiana e trovo una grossa caduta di stile il finale dove viene fatto un "ora vi racconto che cosa succede ai personaggi dopo il mio congedo", quando lasciare tutto nel mistero sarebbe stato molto meglio.