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Il cacciatore di aquiloni è un romanzo ambientato fra Afghanistan, Pakistan e USA: racconta la storia di due ragazzi, Amir e Hassan, nel 1970, a Kabul. Amir è un ragazzo afghano di etnia pashtun, mentre il suo amico Hassan è di etnia hazara, e lavora nella casa di Baba, uomo ricco e intelligente. Baba fa di tutto per fargli curare il labbro leporino. Amir e Hassan crescono assieme nella città di Kabul, e sognano di vincere il torneo di caccia agli aquiloni. In questo gioco si dve tagliare, col proprio aquilone, il filo di quello degli altri giocatori; gli aquiloni diventano di proprietà di chi li recupera. Nonostante il talento di Hassan nel fabbricare gli aquiloni i due bambini non riescono mai a vincere la competizione, finché Amir, al suo dodicesimo compleanno, si guadagna il primo posto nella gara. Al recupero, Hassan è catturato e stuprato da tre bulli. Amir assiste al fatto ma non interviene. In seguito a questo episodio, il rapporto tra Amir e Hassan si raffredda. Amir fa di tutto per allontanare Hassan da sé e da suo padre arrivando ad inscenare un falso furto in casa. Hassan e suo padre vanno via dalla residenza di Amir, con grande rammarico di Baba. Nel 1981, dopo lo scoppio della guerra in Afganistan, Amir e suo padre sono costretti a lasciare Kabul si trasferiscono negli USA, dove Amir si laurea in lettere e incontra Soraya, una giovane benestante, figlia dell'ex-generale afghano Taheri, che sposa. Seguono varie vicende, con un finale agro-dolce. Romanzo potente con una trama ricca e variegata.
Romanzo straordinario
Credo che a seconda dell'età in cui lo si legge dia delle emozioni e delle sensazioni diverse. E' una storia toccante, verosimile e per questo ancora più sconvolgente. Averlo letto da adulta mi ha permesso di comprendere meglio il contesto in cui è ambientato e questo forse ha reso il tutto ancora più tragico, dato che gli anni passati non hanno portato ad un miglioramento della condizione afghana. E' una storia che ti costringe a metterti dall'altra parte per comprendere una mentalità diametralmente opposta a quella occidentale, ma non per questo meno legittima di tante altre. Nel dramma, mette in discussione i propri valori e le proprie convinzioni.
Un racconto toccante e commovente, che riesce a strapparti più di una lacrima durante la lettura. Inoltre trasmette tutto il dolore che la guerra infligge e porta a riflettere su tanti temi e sentimenti. Scrittura scorrevole che lascia il lettore inchiodato al libro fino alla fine. Consiglio vivamente