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Di quando in quando capita d’imbattersi nel nome e nello scritto di un autore che a suo tempo ha rappresentato la miglior letteratura su cui fosse possibile ritrovarsi a meditare per la contemporaneità del linguaggio e dei contenuti che in esso ancora vi si riscontrano, e tanto quelli vissuti quanto quelli del tutto immaginifici, già a cominciare da questo “La Cabala”, sua opera prima del 1926. Di quando in quando succede di riscoprire il valore di una letteratura elegante, pulita, ordinata, decisamente sofisticata e tanto ricercata da non eccedere in pesantezze d’ogni genere, nonostante la datazione del tempo implacabile; che pure si riscontra. Di quando in quando ci si accorge che certi autori del passato, proprio come Thornton Wilder, sarebbe opportuno rivalutarli e riproporli perché avrebbero ancora oggi molto da insegnare. Di quando in quando è possibile riconoscere come un racconto di pura fantasia, ma di ambientazione quanto mai realistica, riesca a far capire bene il momento in cui avviene il passaggio di un periodo storico rispetto al “nuovo” che avanza, la trasformazione di una società, l’evoluzione di una mentalità e di un modo d’essere e di pensare, così come si riscontra in questo romanzo: le vicende di un giovane studioso che, dalla provincia statunitense (il “mondo nuovo” che avanza), impatta con la patetica decadenza d’una aristocrazia antica, nella fattispecie italo-europea e cattolica, che sembra non aver più molto da dire (il “vecchio” che passa), se non unicamente per se stessa; così consociandosi in una cerchia autonoma, esclusiva, autoreferenziale e vagamente misteriosa. “Di quando in quando”… (Locuzione preposizionale largamente utilizzata da Wilder). C.Matar
Questa casa editrice è una miniera d'oro! Comprai il primo libro, su Castaneda, qualche anno fa' perchè me l'avevano consigliato. Poi scorrendo il catalogo ho trovato tante chicche. E questa Cabala di Wilder è una di esse. Un gioiello dimenticato ed esoterico che si legge d'un fiato e ci fa davvero sognare, nel modo migliore.
Un libro misterioso, intigrante, magico. Un bel libro, scritto quasi un secolo fà ma che pare uscito dalla testa di un giovane d'oggi, come noi. La Cabala non è il sistema esoterico ebraico ma il nome dato ad un circolo occulto ed influente dell'alta società romana con cui si incontra un giovane studente americano, e che alla fine si rivela essere addirittura più del molto che promette...Non vado oltre per non sciupare la sorpresa finale, ma il libro di Thornton Wilder, un grande scrittore segreto e raffinato divenuto famoso per per Il Ponte sul San Luis Rey, è assai più di questo. Breve ma intenso. Lo raccomando a tutti, anche a chi non ha mai letto Wilder.
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