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Recensioni Burattina

Burattina di Jenny Sorrenti
Recensioni: 5/5
“Burattina” è il quinto album solista di Jenny Sorrenti. La cantante, compositrice e musicista di madre gallese e padre napoletano continua il suo percorso musicale e linguistico d’incontro attraverso la musica delle tradizioni folk e popolari dell’Europa e del Mediterraneo. Questo suo viaggio era iniziato nel 2001 con Medieval Zone, continuava in Com’è grande enfermidade del 2006 e ora viene sviluppato e arricchito grazie alle sue ultime esperienze musicali e di vita. I testi infatti esprimono in maniera travolgente la voglia di solidarietà tra i popoli, la forza delle persone più semplici ma capaci di grandi gesti d’ amore, l’attenzione verso gli altri che possono essere i poveri lontani a noi ma anche i più fragili che ci sono vicini, e fanno percepire una fiducia in un futuro diverso e migliore dell’ intera umanità. La sua voce armoniosa e incantevole, potente ma delicata, esprime ed evoca alla perfezione le musicalità che partono dall’Africa, circumnavigano il Mediterraneo, arrivando fino al Nord Europa e mantenendo Napoli come fulcro di tutto il disco. La Sorrenti crea, infatti, una nuova e moderna forma di canzone d’autore napoletana, ospitando anche nel brano “Nessuno è più forte di chi non ha nulla da perdere” una voce emblematica della musica partenopea quale Enzo Gragnaniello. Tutte le canzoni sono suonate live in studio con pochi arricchimenti attraverso sovraincisioni e manifestano una profonda volontà espressiva e comunicativa, consolidando il valore e il significato che l’esperienza di Jenny Sorrenti ha nella canzone d’autore italiana e internazionale. Ad accompagnarla alla voce, piano e tastiere, c’è l’Orchestrina Malombra capitanata dall’istrionico Marcello Vento, autore insieme a lei di tutte le musiche del disco, alla batteria e percussioni (percussioni varie visto che il suo ingegno lo porta anche ad inventare degli strumenti ispirati da quelli tradizionali di altre etnie o all’utilizzo di materiali impropri); Piero Viti alla chitarra, oud e mandola; Vincenzo Zenobio alla fisarmonica e ciaramella; Vittorio Pepe al basso.)
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