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Di raccolte dedicate a Claudio Villa, il reuccio della canzone italiana, ce ne sono molte, questa contiene alcune delle sue più celebri incisioni, incise negli anni Cinquanta (a parte qualche eccezione), il periodo d'oro della sua carriera. Infatti dal 1950 al 1959, Claudio Villa ha prodotto infinità di 78 giri e 45 giri. Il titolo è chiaro "Binario - Mamma", due canzoni che rappresentano il canto all'italiana, ma melodia allo stato puro. "Binario" è una canzone scritta dallo stesso Villa e che vinse il festival di Barcellona nel 1959 (in coppia con la regina Nilla Pizzi), un brano che Villa amava moltissimo e che proponeva sempre nei suoi concerti. E poi l'altra canzone che da il titolo all'opera (di fantasia non ce n'è tanta quando si tratta di far compilation per aritsti che, purtroppo, non sono più tra noi) è "Mamma", il celebre brano lanciato da Beniamino Gigli nel 1940. "Mamma" è un brano che Claudio ha inciso più volte nella sua carriera, c'è anche una versione dal vivo del 1980 per "Concerto all'italiana" (Cetra), ma la versione qui proposta è quella classica, originale. In questo doppio cd sono inclusi capolavori come "Buongiorno tristezza" (la prima vittoria sanremese), "Non pensare a me" (l'ultima vittoria sanremese), "Non ti scordar di me" e "Piccola Butterfly". Le canzoni che meritano di essere ascoltate e riscoperte sono "Ti voglio come sei" (facente parte anche della colonna sonora del film "Sette canzoni per sette sorelle", interpretato dallo stesso Villa), "Walzer dell'allegria" (allegra e scanzonata), "Rondinella forestiera" (recentemente riproposta da Enrico Musiani), "La vita è bella" e "Addio signora". Quest'ultimo brano, oltre che rappresentare un pezzo di fondamentale importanza nella storia della canzone italiana, è sicuramente una delle canzoni-sofferte più efficaci, il dramma viene ben intepretato da Claudio Villa, che anche non essendo un attore, apre il sipario su un triste addio. Di queste canzone, ne fece una parodia anche il grande Alberto Sordi in una puntata di "Poltronissima".
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