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Lacerba fu una rivista letteraria italiana dell’avanguardia futurista pubblicata Firenze a partire dal 1913 e che terminò nel 1915 di essere stampata ed ebbe tra i collaboratori alcuni importanti intellettuali del periodo. Il volumetto curato da Anna K. Valerio che ha scritto anche una sorta di postfazione dall’ eloquente titolo L’arte di bestemmiare. Bestemmia contro la democrazia costituisce la raccolta di alcuni scritti di Giovanni Papini, Ardengo Soffici e Italo Tavolato. Bisogna precisare che il libretto non è, come si può essere ingannati dal titolo – che riporta un articolo di Tavolato che ne dà il nome – una critica al metodo e al sistema democratico, ma un insieme di scritti polemici contro la morale e i moralisti dell’epoca prendendo spunto dal pensiero del più grande immoralista contemporaneo, Fredrich Nietzsche. Gli scritti presenti nell’antologia trattano i più disparati argomenti volti a scandalizzare i benpensanti del primo Novecento; basti citarne qualcuno: La vita non è sacra, Marcia del coraggio – in cui Papini esorta il lettore ad essere coraggioso in ogni occasione della vita intesa nel senso più ampio del termine, Contro i deboli (di chiara ispirazione nietzscheana) e l’” indecente” Elogio della prostituzione dove Tavolato fa dei sinceri apprezzamenti al “mestiere più vecchio del mondo” riconoscendone l’utilità per una buona “salute” sessuale dell’uomo. Il disprezzo per la mediocrità e l’ipocrisia borghesi sono evidenti, tipici di quest’avanguardia letteraria, poetica e pittorica che fu una delle principali correnti artistiche del XX secolo e la quasi totalità dei suoi appartenenti, dopo l’esperienza volontaria nella Grande Guerra, aderì al nascente movimento fascista cui diede l’appoggio il principale esponente futurista Filippo Tommaso Marinetti per poi prenderne le distanze quando il movimento mussoliniano svoltò a “destra”, perdendo lo slancio vitale delle origini. Il libro è arricchito da disegni di Umberto Boccioni, Carrà e Gino Severini.
Meraviglioso spaccato del futurismo letterario, una raccolta di scritti che sorprende per la potenza e la sfacciataggine dei contenuti, che trattano temi ancora delicati al giorno d'oggi con una sincerità e una brutalità impensabile 100 anni fa
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