Berlino 2.0

Bella graphic novel sui nostri tempi, sulle aspirazioni delle giovani generazioni di un'Europa senza confini, ma in cui è difficile fare i conti con la ricerca della propria realizzazione ad ogni latitudine. Bel ritratto di Berlino, spogliata della sola immagine di nuova frontiera piena di possibilità ed energie pulsanti, ma alle prese con le difficoltà economiche che si possono trovare in ogni paese. Belle tavole, bel tratto, asciutto. Ma forse lo è, in alcuni passaggi, un po' troppo anche il racconto: decisamente disilluso.

Alberto Madrigal si misura con un'altra storia in chiave moderna ambientata anche questa volta a Berlino. I disegni mi sono piaciuti davvero molto. Ha questo tratto particolare che ti attira. La storia è sicuramente buona e ti coinvolge con il suo ritmo veloce. Se avete già altri lavori di Madrigal non potete perdervelo e se non lo conoscete ancora, provate con questa graphic novel.

La breve graphic novel scritta da Mathilde Ramadier e disegnata da Alberto Madrigal ci racconta le difficoltà della vita a Berlino, sognata da tanti giovani come meta dove vivere una vita green, magari facendo arte. La protagonista impara a proprie spese che trovare un lavoro fisso e con uno stipendio accettabile è difficile anche nella capitale tedesca, soprattutto per una giovane laureata in materie umanistiche. Nonostante questo, a Berlino non si sente straniera e descrive con affetto una città multiculturale, in continuo movimento, ordinata ma non priva di difetti e carenze nell’assistenza sociale (in parte colmate di recente per quanto riguarda il salario minimo, come è spiegato nella postfazione). Ho trovato i disegni e i colori di Madrigal adatti ai toni e all’aria berlinese. Mi sarebbe piaciuto, però, un maggior approfondimento psicologico dei personaggi e in particolare della protagonista. L’autrice crea uno scenario attraente, ma manca una storia forte. È comunque una lettura interessante, che offre un ritratto realistico e privo di cliché sulla vita dei giovani europei a Berlino.