L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Le peripezie di un bambino costretto a nascondersi per cercare di sopravvivere, alternate a scampoli di quotidianità “normale” (il lavoro del babbo, il vestito della festa, il pollo al forno, i giochi con gli amici…), avvicinano i ragazzi di oggi a periodi tragici del passato. Il linguaggio semplice usato dall’autore rende il libro adatto anche ad alunni dell’ultimo anno della scuola primaria.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il bambino nascosto è l'autore, un bambino ebreo emigrato con la famiglia dalla Polonia in Francia per sfuggire all'ondata antisemita e scampato fortunosamente alla strage di un milione e duecentomila piccoli ebrei uccisi dai nazisti. Quando Hitler invade la Francia, il padre, sarto, comunista come molti idealisti dell'epoca, viene prima internato in un campo e poi trasferito ad Auschwitz, dove muore. Più tardi la stessa sorte tocca alla madre, che però prima corrompe una guardia per nascondere il figlio in un ospedale pieno di bambini ebrei. Millman, attraverso i disegni di sua mano e le fotografie recuperate dell'album di famiglia, ricostruisce con accenti sobri, quasi documentari, ma toccanti, il crescendo della tragedia personale e collettiva: il pollo portato a cuocere la domenica nel forno della panetteria vicina, i bambini che giocano alla guerra, l'obbligo di portare la stella gialla, la confisca di radio e biciclette, i giardini vietati a cani ed ebrei, la prigione ("Mi sentii di precipitare dentro un abisso nero"), l'affidamento a persone avide e impietose ("Avrei voluto non essere mai nato ebreo"). Ma racconta anche la solidarietà e la generosità di persone che rischiarono la loro vita per salvare la sua. Poi arrivano i carri armati americani e un soldato sorride e dice: "Mi chiamo Epstein! Anch'io sono ebreo. Parlo yiddish". Isaac a quindici anni viene adottato da una coppia di ebrei americani, si laureerà in belle arti, scriverà e illustrerà libri per l'infanzia. L'ultima immagine prima di salire sull'aereo che lo porterà negli Stati Uniti: "Rivedo il babbo che saluta con la mano dietro il filo spinato e sento sulla guancia le lacrime della mamma". Leggendo queste pagine, guardando disegni e fotografie, è più facile dare a un bambino il senso della domanda di Benedetto XVI ad Auschwitz: "Perché hai taciuto?".
Fernando Rotondo
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore