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Anno edizione: 2008
Anno edizione: 2012
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Libro a tratti noioso ma da leggere se non altro per comprendere la società indiana "non in India" qualcosa di diverso dal tipico indiano pelle e ossa che dorme per strada nella città della gioia qui gli indiani hanno denaro, sono laureati eppure... gli episodi tragici della loro esistenza non li dimenticano e così usano una bambina come arma di riscatto sociale il padre padrone che decide la ita o la morte della propria figlia femmina e che stabilisce le regole in famiglia libro da leggere almeno una volta, va da prendere in biblioteca unco dubiio: ok, Rumi è un genio matematico.. beata lei ma come va nelle altre materie? lacunoso Rumi è una perdente al di fuori della matematica è invisibile
Dalla trama di questo libro pensavo che sarebbe stato molto rapido da leggere. Devo dire che inizialmente è molto monotono. Bisogna proseguire per arrivare verso la fine, dove la protagonista finalmente si ribella ai genitori. Comunque la fine è scontata sin dall'inizio. Anche perchè non ha una fine questo libro. La frase finale lascia tutto in sospeso. E' il lettore che deve immaginarsi la conclusione. Non posso dirvi di non leggerlo come non posso consigliarvelo, infatti proprio per questo ho messo un voto medio. Ho letto sicuramente libri migliori. Ma non togliamo tutti i meriti a Nikita Lalwani.
Una storia originale, che offre molti spunti di riflessione e sarebbe potuta diventare un romanzo interessante... Invece la scrittura è monotona, i personaggi restano unidimensionali, opachi (persino i principali), la vicenda è ripetitiva, scontata, priva di colpi di scena. E così lo spunto originale è rovinato, non basta da solo a riscattare il libro, neanche con quelle (poche) brevi scene che, estrapolate dal contesto mediocre, valgono la pena di essere lette. E' un romanzo da regalare solo a chi vi sta antipatico!
Recensioni
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