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Dettagli

2020
27 febbraio 2020
149 p., Brossura
9788845934599

Descrizione

«Di certi autori capita che non si legga subito la loro primissima produzione. Magari è uscita in sordina, magari il loro è un successo venuto in un secondo tempo. È successo più o meno lo stesso con Emmanuel Carrère. Ma le 150 pagine di I baffi s’impongono a una lettura avida e ininterrotta sin dalla prima pagina.» - Teresa Bellemo RivistaStudio

«Ci sono romanzi come puzzle, devi mettere insieme tutte le tessere. Altri, come questo, sono un filo che si tira e sistema ogni cosa» - Gabriele Romagnoli

È quasi un capriccio, uno scherzo, quello di tagliarsi i baffi, da parte del protagonista di questo inquietante romanzo. Ma ci sono scherzi (Milan Kundera insegna) che possono avere conseguenze anche molto gravi. Il nostro non più baffuto eroe si troverà infatti proiettato di colpo - lui che voleva solo fare una sorpresa alla moglie - in un universo da incubo: perché tutti quelli che lo conoscono da anni, e la moglie per prima, affermano di non averli mai visti, quei baffi, e che dunque nella sua faccia niente è cambiato. Il mondo comincia allora ad apparirgli «fuor di squadra», e il confine tra la realtà e la sua immaginazione sempre più sfumato. Delle due l'una: o è pazzo, o è vittima di un mostruoso complotto, ordito dalla moglie con la complicità di amici e colleghi, per convincerlo che è pazzo. Non gli resta che fuggire, il più lontano possibile. Ma servirà? O non è altro, la fuga stessa, che il punto di non ritorno? Per nessun lettore sarà facile ripensare a questo libro - in cui ritroviamo le atmosfere visionarie e paranoiche di quel Philip K. Dick sul quale Emmanuel Carrère ha scritto - senza un brivido di turbamento.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
(39)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

La perdità dell'identità, la psicosi, l'annullamento della persona, il rapporto con la realtà altrui e il suo giudizio, tutto questo e molto altro è I baffi del primo Carrère che, con una scrittura magistrale, ci trascina fino ad un sorprendente quanto triste e inesorabile finale

Recensioni: 5/5

Questo romanzo è assurdo. Il tutto ha inizio con un uno scherzo che il nostro protagonista vuole fare alla moglie. Un giorno decide di tagliarsi i baffi, mostrandosi alla moglie, come non l'aveva mai visto. Lei non nota nulla ed è come se nulla fosse successo, finché però lui non gli farà notare dell'azione appena compiuta. Gli dirà che non mai avutobaffi. Vittima lui stesso di uno scherzo, finito in un mondo parallelo o è sottoposto ad un gioco mostruoso? Da qui nasce tutto un giro di perplessità e dubbi, ma chiedendo ai suoi amici, anche loro riferiranno di non aver mai visto baffi sul suo volto. Il romanzo è un intero excursus tra i pensieri e andremo ad analizzare tutte le azioni del protagonista, con un passaggio tra conscio e inconscio. Sta diventando pazzo o è la moglie ad esserlo. La moglie, gli amici e tutti quelli che lo conoscono. Un libro che mette a dura prova sé stessi e la fiducia di entrambi. Fino alla fine del libro anche noi ci porremo delle domande per capire chi abbia ragione e questo spinge in maniera diretta e ingorda a continuare la lettura di questo racconto. Ho notato che Carrere riesce sempre ad analizzare l'essere umano nei suoi limiti e nell'analisi dell'io interiore. Avevo già letto "L'avversario" e "La settimana bianca" e penso che questo ulteriore libro non è stato da meno.

Recensioni: 5/5

Scoperto per caso, mea culpa, questo libro mi ha fatto innamorare dell'autore. Ora ho l'intera opera!

Recensioni: 5/5

Un uomo si taglia i baffi dopo anni. La moglie,i colleghi e gli amici non se ne accorgono perchè sostengono non li abbia mai avuti. Sembra l'incipit di una storia dalla quale aspettarsi surrealismo/comedy alla "francese".Invece è solo l'inizio di un macchiavellico racconto che affonda le radici nell'ossessività di pensiero oserei dire "Hitchcockiana". Una curiosità:Carrère ha scritto la prefazione di "Epepe",folle e inquietante romanzo dell'ungherese Ferenc Karinthy e proprio nella seconda parte del libro pare di essere nel mondo di Epepe. Il finale de "I Baffi"non ve lo aspettate di sicuro. Sconvolgente.