Il volume, che si inserisce nella prestigiosa collana dedicata alle chiese fiorentine, ripercorre gli undici secoli di storia del complesso benedettino della Badia fiorentina, luogo privilegiato per una straordinaria stagione figurativa, mai interrottasi. Ad Arnolfo di Cambio, progettista della chiesa, venne ad affiancarsi ben presto Giotto con la sua bottega a realizzare affreschi e opere solo in parte giunti fino a noi. Non meno significativi gli interventi quattro-cinquecenteschi che videro all'opera, nei murali del chiostro degli Aranci, l'affascinante maestro portoghese Giovanni di Consalvo, in chiesa lo scultore Mino da Fiesole, i pittori Filippino Lippi, Fra Bartolomeo e Giorgio Vasari, mentre nella cappella Pandolfini operò l'architetto Benedetto da Rovezzano. Nei primi anni del Seicento, l'edificio religioso subì un radicale restauro che ne cancellò la memoria gotica, restituendoci tuttavia una struttura solenne che è quella attuale, progressivamente arricchita di arredi liturgici, di un soffitto ligneo intagliato da Felice Gamberai, di un organo realizzato da Onofrio Zeffirini e di opere "moderne", tra Francesco Furini e Vincenzo Meucci. Oggi, sotto l'attenta cura delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme che ne occupano gli ambienti, la chiesa è tornata pienamente al culto, alla città e ai tanti visitatori che ne ammirano i capolavori. I saggi, redatti da studiosi di alto profilo scientifico, sono completati da un ricco apparato iconografico realizzato da Antonio Quattrone. Con saggi di Elena Capretti, Sonia Chiodo, Silvia De Luca, Fiorella Facchinetti, Franco Franceschi, Elisabetta Nardinocchi, Francesca Petrucci, Nicoletta Pons, Giovanna Riboli, Massimo Seriacopi, Fabio Sottili, Riccardo Spinelli. Coordinamento scientifico di Carlo Sisi.
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