I konkani, detti anche "gli ebrei d'India", sono gli abitanti di una zona dell'India occidentale, discendenti degli indù di Goa "convertiti" al cattolicesimo sotto la minaccia della spada di Vasco da Gama e del rogo dell'Inquisizione, nel sedicesimo secolo. Francisco D'Sai è un primogenito. Anzi è il figlio primogenito di Lawrence (un primogenito) ed è l'ultimo preziosissimo anello di una lunga catena di primogeniti konkani che risale orgogliosamente il filo dei secoli. Oltre che di Lawrence, Francisco è figlio di Denise, una ragazza americana arrivata in India con i Peace Corps all'inizio degli anni Settanta. La coppia mista, straordinaria per i tempi, si trasferisce dopo il matrimonio a Chicago, dove Lawrence, vittima del sogno americano, comincia un'incessante scalata all'assimilazione e al successo che lo porta a chiudersi in se stesso, a bere un po' troppo e a trascurare una moglie che l'ha sposato proprio per il suo "sapore d'India" di cui si era innamorata a prima vista. Ma questo sapore d'India finisce per raggiungerla a Chicago, nelle vesti di Samuel, il fratello minore di Lawrence, un allegro, spensierato ragazzo di cui Denise si invaghisce perdutamente. Dapprima amici, poi alleati e complici, infine amanti, lo zio Sam e Denise nutrono con visioni affascinanti dell'India la fervida immaginazione del piccolo Francisco, il testimone inconsapevole di questa relazione tormentata , tanto più impossibile in quanto consumata in un contesto di sfida a una tradizione rigidissima. )
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