Il Pinocchio di Mattioli è caratterizzato da un uso emotivo ma mai retorico del colore: azzurro carta da zucchero, arancione, rosso spento, marrone e ocra, che vengono alternati in una sorta di solo apparente monocromatismo per costituire in realtà un raffinato sovrapporsi di piani che alimenta e sottolinea le suggestioni della narrazione. Ben riconoscibile è l'ambientazione in una Toscana popolare, artigiana e contadina: dalle architetture ai paesaggi, passando per i dettagli secondari, con uno stile compositivo a cavallo tra Ottone Rosai e il cubismo di Braque e Picasso. Lo stesso burattino è sempre rappresentato nella sua geometrica silhouette di mazzantiana memoria ma l'estrema e dinamica leggerezza con cui è tratteggiato sembra sottolineare l'inafferrabilità della sua essenza tra bambino e giocattolo, di automa ribelle e dall'inarrestabile esprit vital. Il volume presenta una nuova versione in brossura realizzata dopo il ritrovamento di altre sette tavole originali del 1954 avvenuto durante la preparazione della grande mostra sul Pinocchio di Leo Mattioli alla Biblioteca Nazionale di Firenze. Età di lettura: da 10 anni.)
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