Le avventure di Huck Finn Di Mark Twain Editore: Capitol Lingua: Italiano Numero di pagine: 220 Formato: Copertina rigida Data di pubblicazione: 1969 Luogo di pubblicazione: Bologna Traduzione: Delia Ostorero Illustrazioni: Luigi Biffi Collana: Salaria Descrizione del libro Le avventure di Huckleberry Finn è un indubbio capolavoro della narrativa americana ed è anche il primo romanzo che prende le distanze dal modello anglosassone (a cui appartengono James e Warthon), perché Twain mette in scena i rappresentanti del profondo sud statunitense di metà Ottocento: i poveri, gli schiavi, i vagabondi, gli imbroglioni, nonché gli abitanti di paesi sperduti intorno alle rive del Mississippi, altro grande protagonista di questo libro. E i principali interpreti sono gli esseri marginali, individualisti, ribelli ma profondamente morali, come Huck, e gli schiavi dignitosi, animisti e profondamente morali come Jim. La combinazione dei due, che si avventurano in cerca di liberazione (dall’obbligo della civilizzazione) e di libertà (dalla sottomissione al modello di civiltà colonialista) produce una miscela esplosiva sul piano del racconto, ma soprattutto su quello del linguaggio, l’invenzione più straordinaria di Mark Twain, che all’epoca non doveva subire la censura del politically correct, com’è accaduto in tempi recenti. In questo senso è encomiabile lo sforzo di traduzione di Culicchia che, diversamente da Giachino nell’edizione Einaudi, differenzia decisamente il dialetto di Huck da quello di Jim. Ne deriva un poutpourri linguistico coinvolgente ed esilarante. A differenza del precedente libro dedicato a Tom Sawyer, qui abbiamo un racconto in prima persona: la voce e il punto di vista sono quelli di Huck, la visione del mondo è lo sguardo di Huck. Un personaggio meraviglioso, indimenticabile, eroe solitario accanto ai grandi eroi della letteratura mondiale, che ci mostra la realtà così com’è, lasciando a noi lettori il compito di giudicarla.
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