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Anno edizione: 2024
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Avventure e disavventure introspettive.
Un libro molto molto bello. Un libro che scava nelle anime e mostra i diversi modi di pensare, di intendere la religione, di vivere, di rapportarsi con gli altri. E allora anche il Papa che "PER VILTA' fece il gran rifiuto" può essere visto sotto un'altra luce, decisamente migliore. Tutti dovrebbero leggere questo libro.
La vicenda di Celestino V, al secolo Pietro Angelerio, l'eremita di Morrone, nominato Pontefice per necessità (il trono di Pietro risultava vacante da lungo tempo a seguito di insanabili contrasti fra due fazioni di elettori), è il dramma di un uomo autenticamente cristiano, che abbandona la semplicità delle montagne abruzzesi, dove il silenzio è raccoglimento e misticismo, per approdare alla curia di Roma, luogo di ben altri silenzi, di intrighi, di lotte intestine, di ricerca continua del potere in quanto tale. E' inevitabile il contrasto fra la semplicità del fraticello, ispirato solo ai principi cristiani, e quello che sarà il suo successore, Bonifazio VIII, un tipico despota, che impersona pienamente la teocrazia medievale. In questa battaglia, in cui Celestino V uscirà sconfitto, c'è anche la sconfitta di uomini come Ignazio Silone e di altri che credono che non abbia senso la ragion di stato, che il mondo è costituito da tanti esseri divisi e organizzati in nazioni solo per perseguire scopi privati di pochi. Si tratta, quindi, della lotta della coscienza contro il potere, tema che ha sempre interessato Silone e che è dominante nelle sue opere: una volta poteva essere l'assolutismo fascista, un'altra il totalitarismo comunista; ora, invece, sono la grande finanza, nata e cresciuta sulle miserie altrui, che perpetua per la sua stessa sopravvivenza. La coscienza è anche libertà, la più ampia, perché non viene imposta; il potere è la prevaricazione, la negazione di ogni libertà. L'avventura di un povero cristiano chiude il percorso letterario di Silone con un'opera straordinaria, che ha segnato anche la riconciliazione della critica con l'autore abruzzese, ed é un libro assolutamente imperdibile.
Recensioni
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Premio Campiello 1968.
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