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Ho avuto già la possibilità di conoscere Zehra 8 meravigliosa graphic novel 𝑃𝑟𝑖𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛.5 edita da @beccogiallo. La vedete in foto. Per chi non la conoscesse, Zehra Doğan è una giornalista una attivista e un'artista curda di origini turche. Nel 2016 Doğan è stata accusata di fare propaganda per l’organizzazione terroristica PKK, e di conseguenza è stata arrestata e condannata a 2 anni, 9 mesi e 22 giorni di prigionia nelle carceri di Mardin. La sua colpa non è stata altro che rielaborare una fotografia, pubblicata qualche giorno prima su Twitter dalla polizia speciale turca che mostra il paese distrutto dai bombardamenti e dai mezzi blindati che avevano finalmente conquistato le rovine. Venne accusata di "propaganda terroristica", 𝐴𝑣𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑏𝑒𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 raccoglie le lettere Zehra ha spedito, durante i suoi 600 giorni di carcere, alla giornalista turca Naz Öke. Racconta ogni giorno della sua prigionia e delle sue compagne di celle. Nella galera curda ogni donna ha una triste storia da raccontare. Sono voci che si alzano da quelle mura che le tengono prigioniere per ingiustizie e si aggrappano al filo spinato. Queste voci, colpiscono al volto, al cuore, all'anima, e cantano la rivolta della loro lotto in tutta la sua nudità. Ci hanno rubato i sogni dice un'amica. Se sei curdo o appartieni ad un popolo oppresso la vita è dieci volte più di mura invece dice Zehra. Durante la sua prigionia, si darà all'arte, creando opere straordinarie raccogliendo materiali per lo piu da scarti e immodizie. Non avendo materialibda disegno a disposizione, creerà pennelli con i capelli delle sue compagne e realizzerà i colori con scarti alimentari, come fondi di caffè, salsa di pomodoro, e arriverà addorittura ad utilizzare guano di uccelli e sangue mestruale. Le sue opere sono esposte a Milano alla PROMETEO GALLERY .... continua nella 𝑷𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂 𝒊𝒏𝒔𝒕𝒂𝒈𝒓𝒂𝒎 @𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒓𝒆.𝒄𝒐𝒏.𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒓𝒆𝒛𝒛𝒂
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