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Recensioni Aurora

Aurora di Giorgio Nisini
Recensioni: 5/5

Stefano, ultimo discendente dell'antica famiglia aristocratica degli Orsini Gianotti, dirige con successo e da lungo tempo la Fulgor, la fabbrica di lampadine fondata dal celebrato nonno Umberto negli anni Venti del Novecento. Ha una moglie, Carola, e una figlia sedicenne, Aurora, venuta al mondo come un miracolo, dopo anni di tentativi disperati e infruttuosi. La telefonata notturna di una sconosciuta, con cui si apre il romanzo, lascia in Stefano un vago senso di paura e sgomento: la donna allude, infatti, a questioni del passato che lui nemmeno ricorda, parlando con tono sibillino di una promessa fatta quando sua figlia era ancora una bambina, quasi esprimendo una velata minaccia. Poche ore dopo, durante un rapporto sessuale, Aurora cade in un sonno comatoso di cui nessun medico riesce a comprendere la ragione. Si apre così un periodo di crisi, in cui i due genitori cercano di rispondere in modo diverso a quest’evento inspiegabile e doloroso, alla ricerca di una soluzione sempre più disperata: Carola si abbandona a una vita di preghiera e riti superstiziosi, mentre Stefano cerca di reagire e inizia a indagare sulla telefonata ricevuta nel cuore della notte, sui misteri della sua famiglia e sull’ipotesi che una maledizione gravi sulle fondamenta della Fulgor... Ma è davvero così? Giorgio Nisini architetta una rielaborazione in chiave contemporanea della Bella addormentata nel bosco, in una versione che fonde il tono classico delle favole di Perrault e dei fratelli Grimm con le tradizioni più nere del Perceforest e di Giambattista Basile. Il risultato è un romanzo avvincente e sorprendente, che gioca con la tradizione trasportandola nel presente e nel futuro, aprendo squarci di senso sul mondo contemporaneo e ricordando il valore eterno delle grandi storie.

Proposto da Massimo Onofri al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:
«La fiaba della Bella addormentata nel bosco possiede un’attualità che va oltre la storia che tutti conoscono, quella della fanciulla che cade in un oscuro sonno di morte: è una attualità che riguarda la paura del sonno (eterno) e la speranza del risveglio (altrettanto eterno), archetipi psicologici che fuggono da ogni determinazione temporale. Nisini, con questo suo romanzo inaspettato e sorprendente, che candido senza esitazione al Premio Strega 2023, compie un’operazione di raffinato recupero narrativo: smonta l’antica fiaba, riprende le sue versioni più nere e crudeli – da quella di Giambattista Basile fino ai più antichi modelli nordici – rimonta poi il tutto in un romanzo contemporaneo, ambientato ai giorni nostri. Si tratta di una soluzione narrativa che lavora quasi filologicamente sul passato per interpretare il presente, epperò lo fa attraverso un’operazione che va oltre la filologia stessa: il lavoro di recupero è puramente funzionale a quello della narrazione. La dimensione drammaturgica nel suo insieme, l’incomprensibile narcolessia di Aurora, l’ambientazione da archeologia industriale, spingono l’antica fiaba ormai “defiabizzata” a confrontarsi con temi oggi attualissimi: la superstizione, i limiti della scienza, la tensione morale prodotta dal confronto con l’ignoto.»

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Recensioni: 5/5
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

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