L' artista
di Barbara A. Shapiro
Una storia che risale alla barbarie della Seconda guerra mondiale e della Shoah, all'antisemitismo che si annidava anche nell'amministrazione americana e al coraggio di una giovane donna.
«Un romanzo vibrante, ricco di suspense. Un severo monito affinché la storia non si ripeta» – The Washington Post
«Shapiro ritrae in maniera convincente il compito dell'artista, il suo essere un agente di speranza in un mondo che ne è privo» – The New York Jewish Week
«Una storia che colpisce dritto al cuore» – The Boston Globe
Danielle lavora da Christie's, la casa d'asta dove perizia opere d'arte che riguardano spesso l'espressionismo astratto. Una passione che le deriva dai racconti del nonno su una sua misteriosa prozia, Alizéè Benoit, scomparsa in circostanze misteriose nel 1940 dopo aver frequentato a lungo Pollock, Rothko, de Kooning, Krasner e altri noti esponenti dalla celebre avanguardia americana della fine degli anni Trenta. Un giorno, periziando alcune opere che risalgono a quel periodo, Danielle si imbatte in una straordinaria scoperta: tre dipinti prodotti nell'inequivocabile stile dell'eroina misteriosa della sua infanzia, Alizée Benoit, la prozia scomparsa nel nulla. Un ritrovamento che solleva il velo su una storia incredibile: una storia che risale alla barbarie della Seconda guerra mondiale e della Shoah, all'odissea di una nave carica di profughi ebrei e al coraggio di una giovane donna «carismatica, testarda e piena di talento», che rinunciò a tutto, anche al sogno di essere una celebre pittrice, pur di salvare la propria famiglia.)
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