L’opera offre una disamina analitica della disciplina dell’esecuzione forzata e della sua applicazione colta soprattutto nei suoi aspetti sostanziali ma anche nei suoi inscindibili aspetti processuali. Il commento ai singoli articoli del codice civile è preceduto da una trattazione sistematica dei principi costituzionali tra cui spicca il principio di effettività, delle forme e tecniche di tutela, della moderna teoria dei rimedi, dell’introduzione nella nostra esperienza giuridica dell’esecuzione indiretta, della responsabilità patrimoniale e delle misure antimafia. Le norme del codice civile sin dalla loro emanazione sono state immuni in tema di esecuzione forzata da interventi ortopedici interni del legislatore con l’unica eccezione abbastanza recente dell’art. 2929-bis cod. civ., della trascrivibilità del preliminare e degli immobili da costruire. Altrettanto non può dirsi per alcuni interventi di rilievo per così dire esterni nel codice di procedura civile, nello stesso codice civile e nella legislazione extracodicistica tra cui lo Statuto dei lavoratori. Da qui la necessità di un ripensamento sistematico dell’intera materia della tutela dei diritti sul versante esecutivo e dei suoi raccordi con l’ordinamento interno nel quadro del diritto dell’Unione europea e dei Paesi membri. Una accurata indagine è rivolta all’evoluzione dottrinale e giurisprudenziale che per lungo tempo ha rappresentato l’unico veicolo di aggiornamento della disciplina codicistica specie in tema di obblighi a contrarre e di obblighi di fare e di non fare. I molteplici spunti esegetici, infine, che la materia offre sono stati valorizzati sulla scorta della messa a fuoco e della ricostruzione nei suoi sviluppi della casistica sempre più varia offerta dalla giurisprudenza e dalla prassi contrattuale. L’opera propone, inoltre, originali soluzioni alle principali questioni interpretative dalla fase esecutiva della tutela dei diritti.
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