Questo volume nasce un decennio dopo la riforma che ha ridisegnato i rapporti familiari, sancendo la centralità dell’interesse del figlio. Come noto, unico è ora il rapporto che lega il figlio ai genitori e ai parenti dei genitori, mentre diverse continuano ad essere le modalità di attribuzione e di accertamento giudiziale dello stato di figlio, a seconda della presenza o meno del matrimonio tra i genitori. Il volume commenta le norme sull’attribuzione e sull’accertamento giudiziale dello stato di figlio nato nel matrimonio, oltre alla disciplina più generale sulle prove della filiazione, evidenziandone valori di riferimento, profili innovativi, elementi dibattuti e problemi emergenti. Al commento delle singole norme, condotto alla luce delle riflessioni maturate in dottrina e dei contributi della giurisprudenza, costituzionale e ordinaria, particolarmente avvertita della complessità della materia, si accompagna lo sviluppo dei temi di maggiore attualità che interessano il rapporto tra genitori e figli, quali la facoltà della donna coniugata di avvalersi, al momento del parto, dell’anonimato, l’esclusione del preteso padre biologico dal novero dei soggetti legittimati all’azione di disconoscimento di paternità e il ricorso extraprocessuale alle indagini genetiche per accertare o negare il vincolo di filiazione. Altri aspetti, quali, fra gli altri, la trasmissibilità della legittimazione all’esercizio delle azioni di stato dopo la morte dell’originario titolare e l’esercizio dell’azione di disconoscimento di paternità promosso dal curatore speciale nell’interesse del figlio minore, sono analizzati in una prospettiva più ampia, non trovando soluzione nel solo dato di diritto positivo.
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