La storia di Alex, della violenza che si porta dentro e di quella del mondo cinico e ottuso che pensa di poterlo curare. Un grande classico contemporaneo, terrificante e meraviglioso.
«Per molti versi il libro sono io: perché quello che scriviamo riguarda molto quello che siamo. E il libro rivela una battaglia interiore con questa idea: quella del male. Non solo il male, ma il pericolo di provare a correggerlo. In linea di massima sono molto scettico riguardo all'uso del potere per cambiare gli altri. Alla fine noi, in quanto esseri umani, dobbiamo scendere a patti da soli con il dilemma del bene e del male, di ciò che è giusto e sbagliato, come di qualsiasi altra cosa. Dio non lo farà al posto nostro. Se un Dio c'è, è un Dio sovrumano: a lui poco importa delle motivazioni umane. Anche se al mondo non ci fossero piú esseri umani i principî del bene e del male continuerebbero a esistere. Non credo che tra duemila anni, sempre se esisterà ancora, il mondo sarà meno malvagio, o meno buono. Il conflitto non finisce mai.» (Anthony Burgess)
Prefazione di Martin Amis. A cura di Andrew Biswell. Completano il volume un glossario, un'appendice di testi inediti dell'autore, alcune pagine annotate del manoscritto originale. Nuova traduzione di Marco Rossari.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ogni soggettività è il risultato delle tensioni di forza dei vari meccanismi del Potere.
La ciangotta del piccolo Alex erutta puro nichilismo e sguana varia. Dalla sua biffa da cattivo integrale si può locchiare il peggio del male e del suo paradossale esito fra martini, soma e quaglie.
Come gran parte dei lettori, il libro è arrivato dopo aver visto (e rivisto) il film di Kubrik. Come a dire: ero preparato ad affrontare una lettura...estrema. Ma non mi sarei aspettato di trovarmi di fronte a qualcosa di talmente estremo! Uno stile unico in cui il gergo di Alex e dei suoi sodali (i famigerati "drughi") viene plasmato e modellato con maestria da Burgess, una visionarietà raramente riscontrata in altre opere e in altri autori, un ritmo incalzante che la narrazione in prima persona rende quasi ossessiva. la nitidezza con cui l'ultraviolenza viene rappresentata, tutto fa di questo romanzo un'esperienza realmente alienante. Geniale e originalissimo, un vero oggetto di culto, al pari del film
da leggere assolutamente