Il volume rievoca la storia di una grande impresa di costruzioni italiana, attraverso il racconto della vita di colui che l’ha fondata e guidata nel corso del Novecento, e che è stato per oltre mezzo secolo una figura eminente dell’imprenditoria lombarda: Antonio Bassanini (1899-1997). Figlio di un modesto casaro della Bassa milanese, orfano a cinque anni, Antonio ha costruito una delle più famose, efficienti e affidabili imprese edilizie dell’epoca, cui si deve la realizzazione di centinaia di complessi residenziali, industriali o di edilizia pubblica, progettati dai maggiori architetti italiani del tempo, fra i quali Portaluppi, Caccia Dominioni, Gio Ponti, Piacentini, Muzio. Tra i lavori per l’industria nel capoluogo lombardo si ricordano gli stabilimenti della Pirelli, della CGE-Ansaldo, dell’Innocenti, della Bianchi e della Carlo Erba. L’attività nel settore residenziale lo vede interprete delle evoluzioni nella tecnica e nell’estetica che cambiano il volto alla città, dal bugnato di via Lanzone al curtain wall di corso Europa, dal consolidamento del campanile di Sant’Ambrogio alla costruzione delle nuove chiese del cardinal Montini. Fondatore di Assimpredil e ANCE, membro dell’UCID e attivo sostenitore della Democrazia Cristiana, Bassanini fu sempre animato da una profonda passione civile e politica, indirizzata al benessere e alla crescita del Paese. La storia di Bassanini arricchisce la conoscenza di quel mosaico di imprese familiari protagoniste del “miracolo economico” del dopoguerra, cui si deve il merito di aver trasformato l’Italia in un grande Paese industriale. Schede a cura di Giovanna Franco Repellini, Rossella Locatelli; con la collaborazione di Alessia Tassi, Emjliana Karemani.
Leggi di più
Leggi di meno