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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
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1994: Duccio è un metallaro adolescente con una situazione sentimentale e familiare piuttosto complicata. 2014: Duccio è un insegnante di musica che dagli Usa torna in Italia al seguito dei suoi studenti. Man mano che il corpo di Duccio si avvicina alla sua città Natale, Siena, la mente procede verso il passato della sua giovinezza. Si intesse così una storia fatta di ricordi, tanta musica, qualche delusione e un solo (ma grande) segreto di famiglia. L'anno della morte di Kurt è un libro da cui non ci si riesce a staccare, fatto di personaggi a cui ci si affeziona. Un libro per chi ama la narrativa fluida, per chi vuole vivere e rivivere le emozioni rock dei anni Novanta e per chi vuol far pace con il proprio passato.
Un romanzo originale in cui arte, cronaca e amori si fondono. Gli anni Novanta rivivono nei ricordi dei protagonisti e del lettore, che, con attenzione e curiosità, seguirà l'evolversi del racconto. Lo leggerei di nuovo, sempre con lo stesso entusiasmo.
Romanzo gradevole e accattivante, nonostante affronti temi non facili e importanti. Mi è piaciuto il percorso di formazione e maturazione costruito dall'autrice al protagonista, una sorta di antieroe senese ma con la sensibilità e l'intelletto dell'artista tormentato, che alla fine trova un suo riscatto ripartendo da sé stesso, proprio laddove era rimasto scottato, nel suo spazio interno (il suo "io interiore" e l'amore per Sara) ed esterno a lui (la sua famiglia e la bella e scandalosa Siena con le sue bellezze e contraddizioni). Interessante notare come le distanze socio-economiche dei due protagonisti trovino un punto d'incontro, nella stessa passione per le due forme d'arte che ad essi appartengono, la musica e il teatro. E come alla fine per gli stessi motivi si ritrovino a distanza di anni. Acuta la sottile critica ad un certo tipo di élite borghese superficiale e vuota, E poi la capacità dell'autrice di attrarre il lettore dentro la vita del romanzo, riuscendo a manipolare il tempo della vita passata con quello del presente, giocando con i dettagli che si svelano a poco a poco nel corso degli eventi, lasciando inizialmente colui che legge con la curiosità di quella specifica azione o situazione. Credo quindi che mi leggerò anche l'altro romanzo "Non tutto è da buttare."
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