Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Anche Mozart copiava. Cover, somiglianze, plagi e cloni - Michele Bovi - copertina
Anche Mozart copiava. Cover, somiglianze, plagi e cloni - Michele Bovi - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 17 liste dei desideri
Anche Mozart copiava. Cover, somiglianze, plagi e cloni
Attualmente non disponibile
10,62 €
-15% 12,50 €
10,62 € 12,50 € -15%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
10,62 € Spedizione gratuita
attualmente non disponibile attualmente non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
10,62 € Spedizione gratuita
attualmente non disponibile attualmente non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Anche Mozart copiava. Cover, somiglianze, plagi e cloni - Michele Bovi - copertina

Descrizione


«La musica orecchiabile, proprio perché tale, assomiglia a qualche cosa già scritta, già proposta alla gente. Se non fosse stata udita non avrebbe successo», dice Ennio Morricone. Un fenomeno di stretta attualità quello del plagio: le cause attualmente pendenti negli uffici giudiziari italiani sono infatti non meno di 3mila, dice Bovi. In Italia i casi più famosi di plagio sono quelli di Al Bano e Michael Jackson (oggetto del contendere, il brano "I cigni di Bakala"), Ricky Gianco e Claudio Baglioni e, ultimo in ordine di tempo Sergio Endrigo e il maestro Luis Bacalov. Proprio un anno fa la corte di appello civile di Roma ha stabilito che Bacalov copiò alcune note del tema musicale de 'Le mie notti' per la colonna sonora del film 'Il Postino'.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2004
1 novembre 2004
254 p., Brossura
9788886784283

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
(8)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(8)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Paolo Lumachini
Recensioni: 5/5

L'autore teorizza l'inevitabilità dell'ispirarsi a modelli preesistenti , nella vita, nell'arte in generale e segnatamente nella musica, giungendo a sostenere che chi copia è in realtà vittima di un plagio: perchè rapito dalla forza intellettuale del suo modello. Insomma, tra Joe Cocker e Zucchero, sarebbe il secondo la vittima. Suggestivo!!!

Leggi di più Leggi di meno
Fabrizio Gianuario
Recensioni: 5/5

Che cos’è il plagio musicale? Da più parti, si ritiene che si speculi intorno a questo tipo di reato, dal momento che il plagio è concettualmente difficile da definire. Questo dovrebbe essere tale in virtù di un’indebita appropriazione, a scopo di lucro, di un’opera realizzata da un altro artista. Ma l’appropriazione spesso può confondersi con il debito artistico, e la questione va a configgere con l’inevitabile fatto che tutti noi siamo immersi in un universo culturale che continuamente assimiliamo e modifichiamo. E a giudicare da questa prospettiva, il plagio potrebbe anche non esistere. Ma ci sono casi, circostanze, fatti, che possono portare a stabilire che effettivamente si è perpetrata una cosciente, volontaria e indebita appropriazione dell’arte altrui. Fatti che devono essere dimostrati, e nel cui gioco la SIAE non è che uno dei testimoni, dal momento che il suo impegno risiede in primo luogo nel tutelare economicamente l’artista le cui opere vengono trasmesse o utilizzate da parte di terzi. Spedirsi a casa un disco con sopra incise delle proprie musiche, in una busta sigillata, mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, ha infatti lo stesso valore legale del deposito di un brano in SIAE. E’ una prova che testimonia dell’esistenza di un rapporto tra l’artista e l’opera. C’è poi da dire che, a livello giudiziario, per risolvere ogni problema l’accusato deve solo trovare (la cosa più difficile) la carta del jolly. Se infatti riesce a dimostrare che il suo pezzo, accusato di essere un plagio, è simile a un brano antecedente al brano che si ritiene rubato, è fatta. Perché un brano possa essere copiato deve infatti godere dello statuto artistico dell’assoluta originalità, in mancanza del quale, per definizione, non è suscettibile di copiatura. E ad affrontare il problema del plagio in musica è stato Michele Bovi con la pubblicazione del libro Anche Mozart copiava. Con l’aiuto di commenti esperti, Bovi affronta il problema delle contr

Leggi di più Leggi di meno
Alessandro Michelucci
Recensioni: 5/5

Bovi ricompone accuratamente il complesso intreccio di legami, talvolta anche involontari, che esistono fra artisti lontani nel tempo e nello spazio. In questo mare magnum il giornalista si muove con estrema disinvoltura, come del resto gli permette l’esperienza accumulata in tanti anni di lavoro televisivo. Ci guida con cognizione di causa attraverso un terreno minato: leggendo queste pagine scopriamo che anche qualcuno dei nostri beniamini ha commesso il “peccato” che pensavamo fosse appannaggio esclusivo di altri. Dai complessi ai cantautori, dal Clan Celentano al Plagio musicale nella storia, il libro è un lungo percorso nel quale ciascuno può ritrovare dei ricordi, delle sensazioni, delle conferme ai dubbi che un tempo hanno sfiorato la sua mente in modo vago e confuso. Naturalmente non poteva mancare un capitolo dedicato al Festival di Sanremo, una delle palestre dove la pratica del plagio si è sbizzarrita nei modi più sfrenati. Non è quindi un caso se la parte dedicata al celebre festival è la più lunga del libro. Anche se poi, come leggiamo a pagina 93, “l’unico autore a rispondere pubblicamente dell’accusa di plagio è stato Tony Renis”. Come richiede l’occasione, un certosino elenco di copianti e copiati intervalla il testo. Naturalmente il libro non dimentica le colonne sonore, i jingles pubblicitari e la musica campionata: campi che vengono spesso trascurati, ma che offrono un ampio terreno d’indagine. Il libro non si esaurisce comunque in un semplice elenco, ma lo arricchisce di aneddoti gustosi e poco noti. Inoltre l’articolo che apre il volume, La musica in tribunale, disegna in modo rapido ma esauriente le implicazioni giuridiche del fenomeno. L’appendice contiene tre articoli fra i quali spicca quello di Pasquale Panella, il poeta noto per la sua collaborazione con Lucio Battisti, che avanza una semiseria difesa del plagio.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(8)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore