L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2013
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Con il consueto stile brillante, Stefano Bartezzaghi analizza in questo divertente saggio di "linguistica sociale" l'italiano di oggi in tante sfaccettature e "aree tematiche", dal lessico degli annunci immobiliari alle degenerazioni del politichese, ai malefici effetti del "correttore corruttore" sempre più diffuso nella comunicazione digitale, al lessico "vintage", alle esagerazioni di cui il nostro linguaggio abbonda. Il "viaggio" nell'italiano contemporeneo si apre con un capitolo sulla varie declinazioni dell' "ammòre" - svarioni esilaranti compresi -, mentre un intero capitolo è poi dedicato alle definizioni da cruciverba. Una lettura divertente e leggera, perfetta per l'ombrellone, ma capace di suscitare non poche riflessioni su costumi/malcostumi linguistici e non solo.
Stefano Bartezzaghi è sempre stato un attento osservatore della "lingua italiana pratica", quella insomma che viene (ab)usata ogni giorno: nelle sue rubriche non si contano gli esempi di quelle che chiama frasi matte, più o meno volute. In questo libro però entra in prima persona nel tema: non nel senso di presentare i suoi malapropismi (toh, ho scoperto che la parola non è attestata sul De Mauro...) quanto nel raccontare come lui vede cosa succede con la nostra lingua. Tenete presente che Bartezzaghi non è affatto un prescrittivista: possono non piacergli certi costrutti, ma il suo principio è che una volta che sono tanti a usarli essi entrano a far parte della lingua, e da lì non ne escono più. C'è un punto in cui racconta del perché i vocabolari guardano sempre all'indietro che spiega più di tante altre cose come si evolve la lingua... Il libro è divertente, ma non è quello il suo pregio principale: come dicevo sopra, la cosa che mi è piaciuta di più è stato il rivedere piccoli e grandi tic linguistici sotto una luce nuova e soprattutto unitaria. Credo che chiunque ami le parole dovrebbe almeno dare un'occhiata al testo!
Libro piacevolissimo per gli amanti dell'italiano e degli italiani. Da rendere obbligatorio nelle scuole medie. Io praticamente le inizio oggi, a 42 anni.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore