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Se vi è una città in grado di racchiudere due concetti antitetici come quello di "caducità" ed "eternità",è sicuramente Venezia.Avvolta da un manto di stupefacente mistero e incantevole bellezza,protetta e minacciata dal suo azzurro compagno,sembra sempre sul punto di sprofondare,eppure resiste.E in questa sua resistenza si cela un incantesimo,dal momento che si è sempre opposta con fierezza all'incedere del Tempo.Eppure quanto diversa doveva essere la Venezia del XVIII secolo da quella del XXI!Lo sa bene Athena,protagonista de "L'amuleto di giada",d'un tratto spedita dal 2014 al... 1786!Eroina anticonvenzionale,con la bottiglia di whiskey sempre in mano e un linguaggio da "scaricatore di porto",si troverà suo malgrado immersa in una realtà a lei completamente sconosciuta;il suo carattere emancipato la porterà a sentirsi soffocata dai merletti e dalle rigide convenzioni del XVIII secolo,tuttavia riuscirà a ritagliare al suo interno uno spazio per sé.Fondamentale sarà l'appoggio di Jean,un patrizio veneziano la cui vita viene sconvolta dall'improvvisa comparsa di Athena.Caratteristico del romanzo il tocco delicato, leggero ed ironico che accompagna tutte le parti,anche le più drammatiche.Degna di nota è la caratterizzazione psicologica dei protagonisti:fra le sue pagine,infatti,si delineano poco a poco con estrema chiarezza la solitudine,la fragilità e lo straniamento di Athena,la riluttanza di Jean nell'uscire dagli schemi tradizionali e il suo sgomento di fronte ai modi "inusuali" della ragazza;nessuno dei due è privo di peccati,anzi,la tradizionale divisione fra "buoni" e "cattivi" cede il passo ad una rappresentazione disincantata della realtà,nella quale a volte la necessità fa sì che anch'essi si "sporchino le mani",senza perdere però la loro positività.
Dal punto di vista letterario la vecchia Venezia è proprio come Alessandra la dipinge: sventurata, ma piena di passione - magica, magnetica e dai contorni eternamente umidi; sono sensazioni che rare volte riescono a fuoriuscire attraverso un capitolo. Athena è una protagonista che non definirei una ragazza, ma una donna: incosciente fino al midollo, la sua impulsività non irrita - visto che non compie gesti eroici o sconsiderati per attirare l'attenzione di qualcuno, ma per scopi ben precisi e coerenti. Il suo viaggio è interiore; combatte con fatti inspiegabili e non si lascia mai prendere dell'ansia: nel momento in cui compare, sa come gestirla e questo non la rende patetica. Dall'altro lato abbiamo Jean, eternamente solo, di cui ho raccolto ogni sfaccettatura con attenzione. Un nobile dall'animo di terra, con valori umani al pari di un uomo che in vita sua non ha mai avuto nulla. Eppure, l'eleganza innata di chi conosce il suo posto, nel mondo. Athena rappresenta la paura, la diversità, l'incomprensibile essenza dietro una chioma rossa. Ne è attratto, non la insegue, si limita a studiarla. Un rapporto che nasce dalla curiosità, dall'ira di non poter dare una definizione adeguata, angoscia e credenze; una coppia che alla fine diventerà solida. La storia di Jean, a mio parere, è una delle più affascinanti, poiché mi sono legata parecchio anche a suo fratello Tommaso, diverso da lui, che regala ai dialoghi venti d'aria fresca. Adoro il legame tra loro due e il modo in cui l'hanno recuperato, eludendo la distanza. C'è chi è brillante, chi è intelligente e cauto. In ogni caso, i fratelli Vicentini mi hanno rubato il cuore. E l'ho scoperto solamente durante le ultime pagine, superando ogni mia aspettativa. Insomma, un romanzo di una qualità assurda, rumoroso, per nulla tranquillo - Una vera e propria esplosione raffinata. Consiglio vivamente di leggerlo, poiché merita tantissimo.
Ho iniziato a leggere questo libro cosi, per puro caso...in genere è sempre cosi che funziona. Non hai nulla da leggere, ti ritrovi un nuovo romanzo tra le mani e magari è proprio di quel romanzo di cui ti innamori, rimani folgorata , il famoso colpo di fulmine....sapete?...per me succede, ma non con le persone...con i libri, con le storie che ti prendono da dentro, che ti sconvolgono e l' Amuleto di Giada è stato uno di questi, una storia che suscita curiosità in chi si imbatte nella vita di Athena, che ti stimola anche nel conoscere meglio l' epoca in cui si evolve la storia, che ti fa capire cosa vuol dire , per due persone , essere legate. Insomma, una storia stupenda che deve esser letta assolutamente, una storia che io, a breve, Rileggerò SICURAMENTE perché personaggi come Athena, non sono semplici da riscontrare dappertutto.
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