€ 9,02 € 9,50 -5%
disp. immediata

Dettagli

2012
Tascabile
27 dicembre 2012
92 p., Brossura
9788807880735

Descrizione

«Tutto ciò che sapevo, allora, era che sarebbe diventato mio amico.»

Germania, 1933. Due sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. Uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Riuscirà a non essere spezzata dalla Storia? Racconto di straordinaria finezza e suggestione, «L'amico ritrovato» è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in tutto il mondo con unanime, travolgente successo di pubblico e critica. «Un'opera letteraria rara», lo ha definito George Steiner sul "New Yorker". «Un capolavoro», ha scritto Arthur Koestler nell'introduzione all'edizione inglese del 1976. «Un libro che assilla la memoria... una gemma», «Un racconto magistrale», hanno fatto eco "The Sunday Express" e "The Financial Times" di Londra. E infine "Le Monde" di Parigi: «Uno dei testi più densi e più puri sugli anni del nazismo in Germania... Tra i romanzi più belli che si possano raccomandare ai lettori, dai dodici anni in su. Senza esitazione».

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(217)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

In 86 pagine Uhlman ha concentrato tutto l'orrore ed il male dell'ideologia nazista, e lo ha fatto magistralmente attraverso i sentimenti profondi di due adolescenti che la vita ha fatto incontrare. Due mondi lontani anni luce ma che la forza dell'amicizia ha saputo alla fine unire e poi dividere nel divenire dei tragici eventi con un inaspettato finale, tragico ed al tempo stesso stupefacente. Capolavoro assoluto,

Recensioni: 5/5

Breve romanzo, o, come dice l’introduzione, novella, che racconta circa un anno di vita del protagonista, che racconta la storia in prima persona. Dall’incontro con Konradin Von Hohenfels, all’inizio della loro amicizia, fino alla brusca conclusione, con la sua partenza per gli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni razziali della Germania hitleriana. Come dice l’introduzione di Arthur Koestler: «Centinaia di grossi volumi sono stati scritti sul tempo in cui i corpi venivano trasformati in sapone per mantenere pura la razza ariana, tuttavia credo sinceramente che questo smilzo volumetto troverà una sua collocazione duratura negli scaffali delle librerie.»

Recensioni: 5/5

Primo di una trilogia (“Un’anima non vile” e “Niente resurrezione, per favore”), è un breve romanzo di un autore tedesco, di origine ebrea, costretto a lasciare la sua amata Germania a causa del nazismo. A quest’opera, che tratta di un’amicizia tra due sedicenni compagni di scuola, Uhlman affida il compito di rappresentare ciò che la bruta e insensata forza manipolatrice del nazismo significò per le vite e le relazioni dei giovani e molto di sé e della sua storia si può ritrovare tra queste righe (a partire dalla data di nascita di uno dei due protagonisti della vicenda). Due ragazzi si conoscono tra i banchi di scuola e, nonostante le loro diverse e opposte origini, stringono una forte amicizia. Lo stile è scorrevole e piacevole. Bisogna leggere questo libro perché è emozionante e coinvolgente; ci si immedesima totalmente nel protagonista e si vive un’escalation di sentimenti fino a giungere all’ultima pagina e restare stupefatti dall’ultima riga. Il finale non è banale ed è d’impatto. Nel libro sono trattate tematiche attuali: il razzismo, l’esclusione e i loro effetti; si mette in luce anche quanto i giudizi dei propri cari, del credo di appartenenza e le convinzioni radicate possano interferire nelle relazioni più sane, genuine e sincere. Si comprende quanto debba essere doloroso avere una patria, amarla e non essere accettati da essa. Sono sviscerate tutte le dinamiche anche psicologiche proprie dell’adolescenza e dell’uomo adulto. Sono presenti tutti i sentimenti: l’amore, l’amicizia, la rabbia, lo sconforto, la delusione, la paura, il coraggio. Questo breve romanzo è un gioiello; è un’enciclopedia delle passioni umane in miniatura, una tragedia greca (senza atti, senza coro, senza dialoghi), affidata al ricordo messo per iscritto da Hans, tedesco di origine ebrea.

Recensioni: 5/5

Davvero intenso emotivamente. Storia di due amici, uno ebreo l'altro tedesco, le cui strade si dovranno prima poi dividere.