George Mamua Telek è uno dei più rappresentativi musicisti dell'avanguardia musicale della Papuasia Nuova Guinea, un uomo di straordinaria profondità che, in alcune parti del mondo, viene considerato una vera e propria leggenda. Telek è nato e vive ancora oggi nel villaggio di Raluana, vicino alla città di Rabaul, con sua moglie ed i suoi sette figli, convivendo con gli umori del vulcano Tavurvur che già una volta, nel 1994, distrusse l'idilliaca città sul Pacifico. Le canzoni e la voce affascinante di Telek toccano molti stili musicali, catturando perfettamente la fiera eredità della gente Tolai, il gruppo etnico che popola queste terre. "Amette" spazia tra canzoni tradizionali 'midal' (incantesimi magici) e 'malira' (magia d'amore), arrivando alla musica per strumenti a corde tipica di queste regioni: preziose miscele di chitarre ed ukulele raccontano le storie cantate con uno stile gospel/country con elementi contemporanei e ritmi melanesiani, arricchiti da sonorità influenzate da generi diversi che talvolta ricordano Bob Marley, altre i Beatles e adddirittura i Massive Attack. La musica di Telek schizza un ritratto del suo paese diverso dall'immagine che viene trasmessa dai media che considerano la Papuasia Nuova Guinea o come un paradiso tropicale oppure come un paese corrotto gestito da bande di criminali. Con storie universali che parlano dell'amore e della natura cantate in pidgin english (una lingua inglese 'elaborata' con termini e costruzioni prese in prestito dalla lingua locale) ed in kuanunin (il dialetto dell'area in cui vive Telek), la musica di Telek ha il grande pregio di essere allo stesso tempo esotica e sorprendentemente accessibile ad orecchi abituati al pop occidentale. "Amette" è un album che riserva all'ascoltatore molte sorprese, invitandolo ad intraprendere un meraviglioso viaggio nelle straordinarie e poco note terre circondate dall'oceano Pacifico.
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