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Il film racconta la storia di Derek Vinyard (Edward Norton), leader un gruppo di giovani neonazisti di Venice Beach, che viene scarcerato dopo aver scontato tre anni per l’omicidio di alcuni ragazzi di colore. La prigione ha cambiato profondamente il suo punto di vista, tanto da far sgretolare ogni castello ideologico che sino ad allora lui stesso riteneva incrollabile. Il susseguirsi degli eventi vedrà Derek prendere le distanze dai suoi ex seguaci ed impedire al fratello minore Danny (Edward Furlong) di intraprendere la sua vecchia strada. Il punto di vista narrativo è quello di Danny che, tramite l’utilizzo di flash back, descrive la follia del fratello, in un film capace di scavare profondamente nella psicologia umana e in come determinati pre-giudizi si trasmettano da una generazione all’altra. L’utilizzo del bianco e nero sembra voler enfatizzare l’odio dei protagonisti verso le persone di colore e la loro visione distopica e pressapochista del mondo. Un Edward Norton nel ruolo della vita che gli valse la candidatura agli oscar come miglior attore protagonista. Il film è girato con una tecnica ineccepibile, il montaggio e movimenti di macchina sono sempre efficaci e conditi con una colonna sonora magnifica. Diverse le scene emblematiche, ma senza dubbio quella dell’omicidio del ragazzo di colore è qualcosa di mostruoso, che rappresenta l’essenza di come il nazismo sia meschinità e cattiveria allo stato puro. Non stiamo però parlando di violenza gratuita ma di violenza sapientemente usata e sebbene a tratti il film si dimostri retorico, lo fa senza essere quasi mai scontato o melenso. Il film creò un notevole scalpore, sia tra i critici che nel pubblico, mettendo in scena tematiche ancora profondamente attuali e mai veramente risolte. Una forte critica al sistema americano, descrivendo un paese pericolosissimo e per nulla democratico.
un film che insegna senza essere didascalico un bravo attore ed norton che con l'interpretazione riscatta un finale lievemente telefonato comunque da vedere
Il film esce adesso in blu ray, seppur vecchio di venti anni, se ne può apprezzare la sua potenza visiva e tematica. La storia è lineare, la redenzione di uno skinhead convinto che dopo aver ucciso un uomo di colore e aver passato tre anni in prigione, dovrà far capire al fratello minore, che nel frattempo sta seguendo la sua strada, gli errori che ha commesso. Nonostante qualche aspetto didascalico e qualche scelta del regista troppo semplicistica (Norton e Tony Kaye litigarono molto), il film è efficace e riesce nel suo intento, scuotere e condannare ogni forma di odio e razzismo. Quello che però, colpisce al cuore è l'interpretazione strepitosa e magistrale di Edward Norton, che regala agli spettatori uno dei ruoli più significativi probabilmente degli ultimi venti anni.
Recensioni
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Trama
A Venice (Los Angeles) il giovane Derek (E. Norton) riacquista la libertà dopo tre anni di carcere per l'omicidio di due balordi neri che stavano per rubargli l'auto. Il fratello e gli amici, fanatici aderenti a un movimento neonazista, lo accolgono come un eroe, ma Derek è cambiato. Epilogo sanguinoso.
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