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Nel 1979 l'editore Savelli pubblicò in Italia il contestatissimo e censurato Fammi vedere!, libro fotografico tedesco di educazione sessuale per grandi e piccini scritto alcuni anni prima dalla psichiatra Helga Fleischhauer-Hardt con le immagini del fotografo americano Will McBride. Evocando gli albi illustrati per la prima infanzia, il manuale è costruito come una galleria fotografica in bianco e nero, con espressioni dei volti e organi genitali in primo piano, corpi nudi e accoppiati, visti attraverso gli occhi di due bambini che osservano da vicino il mondo della sessualità e si scambiano parole di curiosità, stupore e fastidio. Nel clima di contestazione degli anni Settanta, Fammi vedere! rappresentava un tentative rivoluzionario di dare fiducia ai bambini: messi di fronte a immagini vere di amore e tenerezza, sarebbero cresciuti con una sessualità felice, più sereni e responsabili nelle relazioni affettive. In questo contesto di sperimentazione il libro sgancia con coraggio la sessualità dall'idea di procreazione per esplorare prima di tutto le forme del piacere, verso se stessi e con gli altri.
Un'eredità di pensiero che è stata recentemente raccolta in Germania da un altro manuale, pubblicato in Italia nel 2013 da Ippocampo senza la stessa fortuna: Make love, scritto dalla sessuologa Ann-Marlene Henning e dalla giornalista Tina Bremer-Olszewski, con le fotografie della coreana Heji Shin che ritrae coppie vere di adolescenti eterossessuali e omosessuali in intimità. Attraverso fotografie, mappe iconografiche e testi scientifici il libro descrive l'anatomia dei corpi, le infinite possibilità del godimento, gli orientamenti sessuali e i metodi anticoncezionali, per aiutare gli adolescenti a conoscersi e condividere i desideri con libertà e consapevolezza.
Questa separazione di prospettive tra sessualità e riproduzione, e l'uso della fotografia artistica per raccontare senza filtri, non hanno avuto molto seguito in campo editoriale: ancora oggi la quasi totalità dei manuali di anatomia e dei libri per bambini e ragazzi sulle relazioni affettive porta con sè l'idea di famiglia e si esprime solo attraverso l'illustrazione.
I libri didattici di anatomia hanno spesso disegni schematici e caricaturali, con un approccio principalmente meccanico-funzionale che non coinvolge pienamente la sfera emotiva e del desiderio. Anche un capolavoro illustrato come Anatomia di Hélène Druvert (Ippocampo 2016), chiude la collezione di tavole sulle parti del corpo con l'apparato riproduttivo maschile e femminile, osservando gli organi genitali dal punto di vista della riproduzione, tanto che sollevando l'aletta sulla pancia della donna si scopre un bambino.
Questo sguardo mamma-e-papà-centrico tocca la maggior parte degli albi sull'affettività: le storie che raccontano la nascita e immaginano che cosa c'era prima, quelle che spiegano l'arrivo di fratelli e sorelle, quelle che esplorano la relazione tra genitori e figli, quelle che presentano le famiglie arcobaleno o quelle che descrivono il tempo attraverso le fasi della vita, hanno tutte in comune un sistema di relazioni all'interno della sfera famigliare e solo pochissimi libri indagano l'amore e il piacere tra coetanei.
Baci, abbracci, istinti e fantasie rimangono nei libri illustrati per bambini e ragazzi un terreno poco esplorato, lasciando più spesso al fumetto il compito di raccontarli. Il bacio tra due bambini protagonisti de Il segreto di Garmann di Stian Hole (Donzelli 2012) e i giochi erotici de Gli amanti di Marion Fayolle (Gallucci 2015), per adulti ma affascinanti anche per i più giovani, sono scintille che devono ancora accendere molte micce.
Recensione di Diletta Colombo
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