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Voglio essere sincera. Io Giuseppe lo conosco da anni. Lavoriamo per due società diverse in ambito informatico. Qualche anno fa mi ha parlato della sua passione per la scrittura e, dopo qualche chiacchiera in proposito, mi ha passato i suoi racconti alla spicciolata. All'epoca non aveva ancora trovato, o cercato, un editore. Forse un po' insicuro del proprio potenziale, oppure perché in lui la modestia è una dote innata. Però, quei racconti, anche se letti in tempi e modi diversi, avevano qualcosa che mi avevano spinto a dirgli che avrebbe dovuto pubblicarli. Solo pochi mesi fa ho scoperto ci è riuscito, raggruppando insieme tutte le belle storie che avevo letto in anteprima. Così ho provato a rileggerle tutte insieme, per capire che impressione avrei avuto, ora che avevo il libro di carta "vero" tra le mani. "Un'altra storia" apre la raccolta e subito si viene risucchiati in mondi e atmosfere che ricordano il grande Philip Dick. Il seguito è un crescendo. "Altrove" ha richiami etici, oltre che fantascientifici, che ci inducono a meditare sulle nostre vite prima di leggere il racconto successivo. "Destino" è un originalissimo excursus nello spazio-tempo degno del miglio Isaac Asimov. "Forma mentis" è un thriller fantascientifico in stile Rod Serling. "Hum" è un originalissimo viaggio che vi porterà dove non vi aspettate. "INRI" è un'interpretazione, neanche troppo lontana dalla realtà, del modo in cui l'uomo moderno approccia il passato, spesso non capendo cosa abbia per le mani. "Una speranza" tocca ancora temi etici in chiave fantascientifica, anche in questo caso con una delicatezza e una maestria davvero rare. "Un secondo" è il report tragicomico della immensa fiducia riposta dall'uomo nella tecnologia mentre "Presente Remoto" vola nello spazio di universi paralleli a volo d'angelo. Chiude in grande stile "Le cose sono cambiate", altra cronaca sulla fiducia sconfinata e, forse, mal riposta, nella tecnologia da parte dell'essere umano. Solo due parole: ad maiora!
Un excursus a volo d'uccello, ma intenso, vibrante e a suo modo illuminante, fra problematiche esistenziali, ambientali e filosofiche, riferite all'"animale uomo", come singolo e come specie, e alla vita sul pianeta Terra, con in più incursioni in dimensioni e universi paralleli: tale ci appare, in rapida sintesi, la raccolta di racconti di fantascienza di Giuseppe Romeo, un autore che si presenta come un esordiente sulla scena di questo genere di narrativa, ma che tale non è se si considerano lo spessore delle sue conoscenze di discipline complesse e delicate e la sua capacità di invenzione. In tutte le dense narrazioni della raccolta - di varia e diversificata ambientazione- si coglie, invero, l'ampia estensione e la solidità delle cognizioni scientifiche sulle quali si innesta, nascendone quasi per gemmazione, l'azione creativa del narratore. Ma, ciò che ci più appare interessante, in gran parte delle storie narrate si avverte un "sentire" accorato concernente tematiche esistenziali e metafisiche che da sempre hanno interessato il dibattito filosofico: il tempo ed il senso del suo scorrere, e l'irreversibilità dello stesso, la sopravvivenza, o meno, dell'anima al corpo, la trasferibilità di una mente in un'altra (o travaso delle conoscenze in essa contenute), ecc. Queste tematiche non vengono, peraltro, considerate ex se, bensì con particolare riguardo alle interferenze di esse con la psiche e l'esistenza biologica dei soggetti interessati. Insomma, incombe sull'intera raccolta una pensosità sull'incidenza del pur bene accetto progresso tecnologico sulle sorti dell'umanità e di questo piccolo pianeta sperduto nell'universo.
Emozione, poesia, delicatezza, gentilezza, sottile malinconia.. il filo conduttore che lega quasi tutti i racconti presenti all'interno del libro. Si, anche se può sembrare inusuale per la tematica legata al genere, queste sono le prime impressioni che "a caldo", appena finito di leggere il libro, mi sento di poter esprimere.Bellissima "Un'altra storia".Ci si immerge talmente tanto nel viaggio che sembra di viverlo al posto dell'astronauta. Stupefacente capacità fantastico-narrativa legata ad affascinanti teorie sulla probabile esistenza di mondi paralleli.. Ho trovato perfetto il connubio tra spiritualità e trascendentale in "Altrove", che mi ha emozionata parecchio.Struggente "Destino", nella quale un sofisticatissimo iper computer che ha elaborato un ambiziosissimo progetto, "Tempore Domini", in grado di ritornare indietro nel tempo, cerca di intervenire per evitare uno degli eccidi più devastanti nella storia dell'umanità: il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki ; delicato e struggente il timido approccio alla vita di Hitoschi e Kaori che si dipana sullo sfondo della storia.Thriller avvincente "Forma mentis" che lascia col fiato sospeso, riuscendo sapientemente a tenere alta l'adrenalina..Difficile per me dire quale tra questi racconti sia il più bello e avvincente; sicuramente "Una speranza" mi ha colpito profondamente, mi ha fatto sognare ed immaginare di vivere in un mondo migliore.Mi ha commossa profondamente la descrizione del degrado a cui l'uomo sta portando la terra con la sua inevitabile autodistruzione. Bellissimo il messaggio di "speranza" di una possibile salvezza..L'autore riesce a tenere alta la suspence e a lasciare col fiato sospeso,come in "Forma mentis", sapiente thriller e "Un secondo",perfetti per la sceneggiatura di un film. Veramente tanti complimenti all'autore.È' riuscito ad emozionarmi, interessarmi, a farmi riflettere, a farmi sognare.Lo consiglio vivamente a tutti..
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