In folio grande (cm 36,5 x 51 circa), pp. (16) con 100 tavole incise all'acquaforte. Qualche alone ai margini superiore e inferiore del primo foglio con il primo frontespizio, sporadiche fioriture sparse, foro riparato al margine inferiore bianco dell'ultima tavola. Legatura coeva in mezza pelle con piatti rivestiti in tela. Edizione originale, molto rara, di questo bell'album di calligrafia che presenta 160 diversi alfabeti diversi fra i quali: ebraico, samaritano, siriaco, estranghelico o caldaico antico, sanscrito, rabbinico, egizio, fenicio, palmireno, sirio-gallico, tartaro, armeno, armeno fiorato, persiano antico, turco, arabo, grandan, indostan, bengala, talenga, siam, giapponese, cinese, tibetano, copto, arabo, etiopico, malabar, bulgaro, unno, serviano, dalmato, greco, georgiano, islandese, runico, russo, slavo, russo corsivo, latino, carlo magno, imperiale, saraceno, italiano (varie tipologie), franco (varie tipologie), franco-gallico, franco-sassone, francese, alemanno (varie tipologie), inglese, gotico, gotico-inglese, ecc... Questo esemplare, rispetto ad altri censiti sia nel sistema bibliotecario nazionale sia all'estero, risulta il piu' completo poiche' comprende 16 pagine iniziali non numerate con doppio frontespizio, l'elenco in ordine alfabetico dei Ministeri e delle Reali Segreterie di Stato del Regno delle due Sicilie, e i Cenni storici intorno agli alfabeti inclusi nell'album. "Piacque alla reale Accademia di ammettere nelle Sale dell'Esposizione anche i Saggi di Calligrafia, per certa speciale attinenza che ha quest'arte con quella del disegno. E molti vi si segnalarono per bonta' ed accuratezza di lavori: tra i quali merito' particolari applausi Giuseppe Palermo, per la grande Collezione de' caratteri svariatissimi, usati dalle piu' cospicue nazioni della terra, ch'egli trasse, con infaticabile studio e pazienza, o da monumenti originali, o dalle memorie che se ne serbano presso le piu' insigni Biblioteche di Europa. Delle cento tavole, incise diligentemente in rame, e adorne tutte di stemmi, cifre, arabeschi e nodi di varia specie, di cui questa magnifica opera dee comporsi, ne vennero esposte dall'autore le prime 78, che sole a quel tempo erano gia' compiute" (F. Paolo Bozzelli, "Sulla pubblica mostra degli oggetti di belle arti nell'autunno del 1851", pp. 86-87). Giuseppe Palermo, incisore, fu professore di calligrafia nella R. Scuola di Marina a Napoli.
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