L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Pensavo di cavarci fuori un best-seller con i controcazzi... scrive Enrico Bante. Beh, un best-seller forse no, perché oggi non è più questione di qualità, ma di quantità di denaro che si investe per ottenere visibilità e quindi esistere, coi mi piace che determinano la popolarità, ma un capolavoro, questo sì, Bante, con quel nome che riecheggia il Poeta fiorentino, lo ha creato. Non sto a descrivere niente della trama, che ti avvolge e ti cattura e ti fa andare a 300 all'ora, mentre tu vorresti proseguire ai 30 per assaporare le descrizioni dei personaggi e dei loro atti e tatti. Se imbocchi la strada di Alla deriva, ti trovi seduto accanto a Sal Paradise, pseudonimo di Jack Kerouac e inizi un viaggio in cui non importa il comprendere, il capire, importa viaggiare, scorrere le pagine del libro, sfracellarti in un muro o salire in paradiso, ma avanti, sempre avanti. Ho letto questo libro, con lo stesso piacere di quando ho letto Ulisse di James Joyce, inizialmente senza capire un cazzo, ma avanti, sempre avanti. Mi sono fermata solo circa a metà, mi sono detta - ma chi cazzo è questo Bante? Ah ecco, un fumettaro-. Non serviva Umberto Eco per sdoganare questo tipo di letteratura, basti pensare, ma non ci si pensa, al fumetto Strumtruppen, la prima strip quotidiana italiana, nota per essere una satira contro la vita militare e il nazismo... Rende simpatici i soldati tedeschi, pubblicato nel 1968! Improponibile per qualsiasi altro tipo di scrittura, che verrebbe citata subito, senza neanche leggerla, di negazionismo. Dopo essermi tolta la curiosità sullo scrittore, ho proseguito ad oltranza questo romanzo e diversamente che trovarlo surreale l’ho trovato specchio della società di oggi. Società avvoltolata in una specie di nichilismo alla Marchese de Sade, dove si può fare di tutto, perché se ti viene l'idea vuol dire che è naturale e si può fare. Eppure, vi è anche tanto amore, tanta amicizia,e la scintilla del vero sacro, che è sempre conquistato con fatica e dolore.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore