I pasti sono ancora eventi familiari importanti? Com’è considerato il cibo e come ci si comporta a tavola oggi? Cibarsi può essere molto più che una quotidiana necessità e il cibo può diventare un piacere che appaga il gusto ma che ancor più rallegra il cuore, a causa della comunione che cresce tra le persone attorno a una tavola. Quando le persone si vogliono bene, ciò che si mangia si fa «intermediario» dell’affetto e della cura reciproca, e i commensali possono divenire pane, dono l’uno per l’altro. Cravero propone un’ampia riflessione, anche a partire da ricerche scientifiche, sull’atto del condividere il cibo: attraverso la tavola è possibile fare esperienza di umanizzazione e di trasformazione del mondo, sviluppare il consumo critico e una sostenibilità conviviale. DESTINATARITutti, in particolare famiglie e persone impegnate a livello educativo. INTRODUZIONE Introduzione Cibo e affetti, gesti e parole attorno alla tavola Come stanno a tavola i bambini e i ragazzi di oggi? Come considerano il cibo? Quale differenza fa per loro mangiare in casa con la famiglia oppure andare in pizzeria con gli amici o pranzare alla mensa scolastica? Che cosa pensano i genitori del comportamento a tavola dei loro figli? Come valutano il loro rapporto con il cibo? In che cosa consiste, per i figli e per i genitori, «mangiare bene» in famiglia? Come si stanno modificando i pasti quotidiani? Sono ancora eventi familiari importanti? Come avviene la conversazione a tavola nelle famiglie con figli adolescenti e preadolescenti? Quanto è realmente invasiva la televisione e interferente l’uso del telefonino durante i pasti? E ancora: com’è distribuito il lavoro domestico? Quanto collaborano i figli e i padri nella filiera domestica del cibo? La ricerca-intervento Cibo e affetti, gesti e parole attorno alla tavola. ha cercato una risposta a questi interrogativi, scandagliando con domande d’ogni tipo i pareri di bambini, adolescenti e adulti, invitandoli a riflettere e a esprimere, non solo attraverso domande con risposte già preordinate ma anche con parole e immagini proprie, il valore attribuito da essi al cibo, la rappresentazione della loro famiglia riunita a tavola. Attorno alla tavola il cibo può essere molto più di una quotidiana necessità. Può diventare un piacere che appaga non solo il gusto ma, ancor più, rallegra il cuore, a motivo della comunione che, attraverso il cibo, cresce tra le persone. Quando le persone si vogliono bene, non si trovano insieme solo per consumare cibo ma, nei pasti quotidiani, attorno alla tavola compiono dei riti. I riti della tavola condivisa sono capaci di cambiare la sostanza stessa del cibo. Ciò che si mangia cessa di essere semplice alimento e diventa «intermediario» dell’affetto, della cura reciproca, dell’amore familiare. I pasti non provvedono solo al benessere e al piacere del gusto, ma nutro
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