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Questo romanzo è ambientato alla corte di Federico II, come recita il sottotitolo, e ai nostri giorni. La vicenda di Alienor, che vive nel XIII, come anche quella di Eleonora, giovane studiosa di oggi, sono costruite in modo da dare uno spaccato della realtà in cui sono calate. Rivalità e invidie temperate da sinceri sentimenti di amicizia si intrecciano tingendosi di giallo. La storia delle due protagoniste si dipana parallelamente, nell'alternanza dei capitoli (pari per la vicenda di Eleonora, dispari per quella di Alienor) finché l'identificazione tra le due donne non rimescola le carte rendendo difficile discernere quale delle due stia parlando di sé. La tensione sale, Alienor si sente perseguitata, spiata continuamente, e lo stesso accade ad Eleonora, fino al colpo di scena che le legherà indissolubilmente. Il romanzo si legge tutto d'un fiato. Lo stile apparentemente semplice che non lascia trasparire il lavorio dell'elaborazione, il linguaggio che rimane limpido senza mai intorbidarsi, nemmeno nei momenti di maggiore tensione rendono la lettura piacevole, mentre la vicenda di un passato apparentemente lontano che si intreccia indissolubilmente con il presente cattura il lettore.
L'ho trovato scorrevole nella lettura, intrigante nella trama, per niente tedioso nelle descrizioni, fantastico nell'introspezione delle protagoniste. La storia delle due donne, distanti tra loro più di sette secoli, che tuttavia rivelano sorprendenti affinità, ti prende fin dalle prime pagine. Entrambe le protagoniste si muovono con un punto di vista molto originale, uno sguardo "gentile" che si deve sempre confrontare con la violenza, quella della corte federiciana da una parte e quella dell'ambiente poco "rassicurante" di una città moderna dall'altra.
Mi è piaciuto e l'ho letto tutto di un fiato in due pomeriggi! Eleonora è una giovane dalla natura solitaria, che preferisce vivere appartata, nel suo mondo fatto di libri, ricerche, antichi codici. Quando per caso viene in possesso di uno scrigno che era stato nascosto in un muraglione del Castello Ursino e scopre delle lettere e un diario di Alienor vissuta in quel luogo nel 1200, si appassionerà tanto alla sua storia che finirà per identificarsi con lei e vivrà le sue stesse emozioni. Il romanzo è un affascinante affresco della vita sociale e culturale della prima metà del XIII secolo. Sono ricostruiti con meticolosa e appassionata precisione abiti, danze e abitudini della corte di Federico II. Ma anche il nostro presente, con tutti i suoi limiti, è rappresentato con acutezza e profondità.
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