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scheda di Comba, A., L'Indice 1997, n. 4
Alci è il nome di una località ladakhi sulla riva sinistra dell'Indo; qui sorge un complesso di templi buddhisti risalenti circa al XII secolo d.C. Fra questi templi spicca, per la straordinaria bellezza dell'architettura, delle statue e delle decorazioni, il Sumtsek o "edificio a tre piani". Il volume di Goepper e Poncar ricostruisce il contesto storico in cui il Sumtsek venne costruito, riproduce con trecento illustrazioni a colori le immagini che lo adornano, descrivendone accuratamente il contenuto sacro e profano, abbozza, grazie a un interessante saggio di Robert Linrothe, un'interpretazione complessiva del progetto iconografico che avrebbe ispirato la costruzione. Secondo Linrothe, il linguaggio del Sumtsek si articola in accordo con alcuni principi: la gerarchia spaziale nel senso verticale corrisponde a una gerarchia spirituale ascensionale; una figura che si trovi in posizione centrale governa tutto ciò che le sta intorno; la parete occidentale, che si trova di fronte all'ingresso e ospita la statua del Buddha Maitreya, è la più importante del tempio; infine, l'intero progetto iconografico è fondato su alcuni costrutti concettuali buddhisti, quali il "trikaîya" (dottrina dei tre corpi del Buddha), il "trailokya" (dottrina dei tre mondi) e "triguhya" (corpo, parola, mente). Di qui una suggestiva trama di simmetrie, che vedrebbe la statua di Mañjus'rÝî sim-boleggiare il corpo purificato, malgrado questa divinità sia di solito associata con lo sviluppo della saggezza; quella di Avalokites'vara indicherebbe la parola purificata e quella di Maitreya la mente purificata. L'interpretazione di Linrothe sarebbe suffragata dal soggetto delle pitture che si trovano sulle vesti delle tre statue. La parete orientale, da cui si fa ingresso nel tempio, contiene invece dipinti che raffigurano protettori come Mahaîkaîla e Yamaîntaka, accompagnati dal loro seguito. In alto, sulla parete del terzo piano privo di pavimento e quindi inaccessibile, sono ritratti i maestri della scuola Kagyüpa, al cui lignaggio facevano capo i costruttori del tempio. L'ultimo maestro raffigurato nella sequenza è il celebre Jigten Gonpo (1143-1217), del ramo Drigungpa della scuola. L'influenza di tale ramo si fece particolarmente sentire nella zona grazie alla protezione del re del Maryul Lha-chen Dngos-grub (1200 ca.), oltre che dei re di Guge e Purang.
Fu forse nel periodo in cui dominavano tali sovrani che venne costruito l'imponente complesso di Alci il quale, a differenza di edifici più recenti sorti su alture poco accessibili, poggia su un terreno pianeggiante. Particolari condizioni climatiche e storiche hanno fatto sì che questo raffinato monumento sia pervenuto quasi intatto fino ai nostri giorni. Tuttavia oggi esso è seriamente minacciato dal turismo, da poco accorti interventi di manutenzione e da variazioni climatiche che interessano sempre più l'area himalayana. Come ha scritto David Snellgrove, "nel suo attuale stato di conservazione, Alci costituisce una fantastica testimonianza del passato, e sicuramente una delle meraviglie del mondo buddhista. È da augurarsi che vengano reperiti i mezzi per assicurarne anche in futuro la conservazione".
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