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... un bellissimo giallo che vi trasporta in una delle piu' affascinanti citta' del mondo, al tempo dei Sultani e del Topkapi, l' harem e gli eunuchi, la cucina turca cosi' ricca e le moschee . Leggerlo e' come fare un viaggio due secoli indietro ... Goodwin e' prima di tutto uno storico inglese e non si lascia corrompere da una scrittura nevrotica all' americana... e' come star seduti sul roof garden di un albergo ad Istambul guardando il mare con le imbarcazioni che lo attraversano e la moschea blu e la basilica di Santa Sofia che trionfano sfidando la torre di Galata ... e poi c'e' il personaggio Yashim che impari ad apprezzare per la sua perspicacia , la sua complessita' e la sua contraddizione . Un bel giallo ... Anche da rileggere ...
Io arrivo solo ora, l'ho scoperto adesso questo libro.. Credevo di doverlo ordinare invece c'era in libreria, che bello l'ho letto subito, non troppo in fretta per non finilo in due giorni, ma se inizi non e' facile smettere di leggerlo. -a me e' piaciuto tantissimo!! E mi meravigliano le critiche negative che ho letto, comunque ognuno dice quel che vuole, io lo amo. Amo il libro. Amo l'autore. Amo Yashim. Ho trovato bellissime le descrizioni di Istanbul nel 1800 e le descrizioni dei piatti e ovviamente mi e' piaciuto tanto Yashim, come lo ha descritto, creato e inserito nella storia, non un super eroe ma un uomo intelligente che se la cava in tante situazioni. I suoi amici poi Preen e l'ambasciatore polacco li ho amati anche loro.!! Unica lacuna, si la trama gialla non e' superba, ma insomma nessuno e' perfetto. A me e' piaciuto e questa e' la mia recensione. :)
non tanto l'argomento di per sè, nel senso che poteva anche essere interessante un delitto anbientato in quell'epoca a Istambul... è proprio la soporifera scrittura dell'autore a far perdere il mordente ed a renderlo noioso dopo le prime pagine. Peccato.
Recensioni
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È nato un nuovo eroe nel mondo del giallo, un detective affascinante che, alla sua prima avventura investigativa, ha già saputo conquistare un vasto pubblico di lettori. Si chiama Yashim e indaga tra i misteri dell'Istanbul dell'Ottocento, quando la città sul Bosforo era ancora la capitale del colossale regno Ottomano.
Yashim è giovane, scaltro e intelligente, ama i libri e la buona tavola ed è ben introdotto alla corte del sultano: è infatti un eunuco e ha libero accesso agli angoli più reconditi del palazzo reale. Per questo motivo le autorità si affidano al suo acume e al suo ingegno quando la città viene sconvolta da una serie di efferati e inspiegabili assassinii.
Dapprima viene ritrovata cadavere una bellissima giovane dell'harem che doveva presentarsi a un incontro galante con il sultano: un misterioso assassino l'ha strangolata e ha trafugato i gioielli della regina madre, un piccolo tesoro dono di Napoleone. Contemporaneamente quattro ufficiali della Nuova Guardia, un corpo scelto che ha sostituito quello dei crudeli Giannizzeri, scompaiono in circostanze inspiegabili e solo dopo alcuni giorni ricompaiono senza vita in luoghi insoliti, suscitando il clamore generale: in un enorme calderone, nel canale di una fogna… La faccenda si fa sempre più complicata e Yashim capisce di trovarsi di fronte a un gioco pericoloso che rischia di sobillare l'opinione pubblica e minacciare il potere costituito.
Le indagini paiono svelare un complotto segreto di cui farebbero parte anche i redivivi Giannizzeri. Appeso all'enorme platano che sorge in quello che era un tempo il loro quartier generale, Yashim trova un foglietto su cui è trascritta un'enigmatica poesia attribuibile alla setta segreta dei karagozi, di cui tutti i Giannizzeri facevano parte. è un indizio di cui forse l'assassino in persona ha voluto "omaggiare" l'intrepido detective. Yashim non si sottrae alla sfida: viene coinvolto in un turbine di azioni, riflessioni e colpi di scena che ruotano attorno al mondo dorato del Topkapi, dove si agitano potenti funzionari, indolenti diplomatici, equivoci danzatrici, imam e dark ladies al cui fascino equivoco nemmeno l'eunuco può sottrarsi.
Grazie all'intuito e all'abilità dell'investigatore ottomano e all'aiuto dei suoi compagni di avventura, tra cui spiccano l'ambasciatore polacco Palewski, la preziosa informatrice Preen e la bellissima principessa russa Eugenia, riprende vita un mondo ormai scomparso ma ancora capace di magiche suggestioni, che si alimentano di paesaggi, colori e profumi esotici.
Il risultato è una storia a metà tra il giallo e il romanzo storico che cattura sin dalle prime pagine per la piacevolezza della narrazione, la simpatia e l'originalità del protagonista, la suspense dell'intrigo. L'albero dei Giannizzeri è il primo appuntamento con un personaggio ben riuscito, che promette di sorprenderci ancora con altri intriganti gialli delle serie a lui dedicata dall'autore inglese Jason Goodwin.
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