L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Per presentare il libro di Franca Balsamo mi sembra necessario partire dal titolo Alberi alfabeti che dichiara, si potrebbe dire proclama quello che è uno dei temi centrali del libro, il rapporto tra la natura e il linguaggio. Il rapporto infatti che l'autrice ci illustra con la natura risulta qualcosa di primario e di straordinariamente intimo che si pone non solo a livello del preverbale ma che assume una dimensione totalizzante. La percezione è dilatata ed estrema e presenta vari aspetti fondanti la relazione tra umano e naturale, vegetale e animale. Il primo aspetto è quello dell'umanizzazione della natura che riscontriamo nella poesia Rotola corre primavera. Qui la primavera viene rappresentata come una fanciulla che tuttavia rotolando diventa palla di foglie e di licheni e quindi scivola nella vallata finché giunge l'estate e con il suo restare senza fiato giunge il suo acquietarsi e tacere. Un altro aspetto è quello dell'immersione nella natura che consente di assumere forma vegetale e/o animale e quindi di espandere la percezione fino a realizzare una vera e propria osmosi con la natura stessa. Diventare aracne o diventare cavalletta che osserva la nuova prospettiva/coi molteplici speculi dei suoi occhi prismatici. C'è poi l'aspetto del rispecchiamento tra mondo umano e mondo naturale fino a giungere a forme di metamorfosi. Si veda nella poesia E se davvero il qualcosa, la scia sottile che unisce le due persone è il tuo muco/la mia/bava argentina. Qui viene posto l'aspetto metamorfico come interrogazione mentre nella poesia intitolata Inversione la metamorfosi della madre è data per certa: non sei altro che un pistillo rigonfio/in una corolla amaranto?/che succhia/ la vita pregna del corpo/fino all'ultima goccia. A coronare il rispecchiamento metamorfico tra il materno e il pistillo rigonfio è l'aggettivo pregna che mette in relazione i due momenti riproduttivi, umano e vegetale...
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore