L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ricordi d'infanzia e pennellate sulla famiglia, gli ambienti, gli amici, i personaggi legati all'autore, anni 1940-1946 circa. Ma non si tratta di un romanzo e nemmeno di memorie vere e proprie. Ma piuttosto di un lasciar affiorare senza ordine, né tematico né cronologico, brandelli di ricordi. Questi, però, non formano né una cronaca che possa interessare per le informazioni né un racconto narrativo che possa interessare in sé, per il carattere letterario e per la qualità della scrittura e quindi per avere dato una veste più generale e universale a piccoli ricordi privati. Si tratta piuttosto di appunti che dovrebbero servire come materia prima per un'ulteriore e radicale trasformazione letteraria. Così com'è ora il libro può interessare solo chi conosce l'autore o gli ambienti e le persone ricordati. Un libro privato per lettori privati. È dunque, sostanzialmente, un libro fallito, perché la materia non si eleva, non si trasfigura, non diventa, non dico poesia, ma nemmeno un gradevole racconto. Ciò è peggiorato dalla qualità della prosa, che, pur dimostrando una buona cultura letteraria, soprattutto in brevi frammenti presi a sé, non ha ritmo narrativo, non sa farsi racconto. Non domina, ma rimane prigioniera del flusso dei ricordi e scade così, spesso, nelle ripetizioni e nelle inutili accumulazioni di dettagli per giustapposizioni e mini digressioni continue che rendono lento e contorto il periodare e, sovente, oscuro il contenuto. Come ha rivelato in altri suoi volumi, Ghiandoni è essenzialmente un poeta (il poeta delle pennellate, con liriche brevi, due o tre versi) e si trova fuori posto nel gestire una più ampia struttura narrativa. I personaggi e gli ambienti sono tutti reali e forse solo in due casi si ha una trasfigurazione simbolica: nel caso de «il ragazzetto» più volte nominato, e in quello del prof. Tamerigi.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore