Gli aiuti ai profughi ebrei ed ai perseguitati: il ruolo della Guardia di Finanza Gli aiuti ai profughi ebrei ed ai perseguitati: il ruolo della Guardia di Finanza (1943-1945) seconda edizione; Roma : Museo storico della Guardia di Finanza, 2008. Gli avvenimenti successivi all’8 settembre 1943 causarono lo sfaldamento dell’apparato statale; ciononostante la Guardia di Finanza riuscì a mantenere compatta la propria struttura, continuando a svolgere il servizio d’istituto sia lungo i confini che all’interno del Paese. Il volume Gli aiuti ai profughi ebrei e ai perseguitati: il ruolo della Guardia di Finanza (1943-1945) ha fatto emergere dall’oblio le vicende umane di centinaia di finanzieri, le cui azioni ci ricordano il valore delle scelte consapevoli e l’importanza del sacrificio individuale. Attraverso una lunga ricerca, infatti, è stata illustrata la saldezza morale dei militari del Corpo che, sebbene avvezzi ad operare in luoghi di frontiera, stavolta si trovarono al confine tra due scelte: collaborare con l’occupante o porsi a difesa degli oppressi. Ed essi non ebbero dubbi nel seguire, nella quasi totalità dei casi quest’ultima alternativa. La seconda edizione del presente volume integra la narrazione sull’attività di soccorso effettuata dai finanzieri durante l’occupazione nazi-fascista con i risultati del lavoro di un team di ricercatori del Corpo, che hanno approfondito lo studio delle fonti archivistiche e storiche ed hanno intervistato i protagonisti sopravvissuti. L’aspetto umano delle vicende è stato quindi ricostruito più organicamente con l’inserimento di un nuovo capitolo dedicato ai Giusti tra le Nazioni per onorare la memoria di coloro che maggiormente si sono distinti, anche a prezzo della vita, nel soccorso dei perseguitati.
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