«L'istituzione e la fondazione, presso l'Università "G.D'Annunzio" di Chieti e Pescara, da parte del Prof. Antonio Sorella e la Prof.ssa Valeria Giannantonio, di cicli di Lectura Dantis teatina, vanno inquadrati nell'ambito dell'insegnamento di "Critica dantesca", tenuto da quattro anni dalla Prof.ssa Giannantonio. Acclarato il profondo interesse degli studenti per la materia, evidenziato da frequenti interventi, richieste di chiarificazione dei versi e degli argomenti, interazioni tra il docente e gli studenti nell'attualizzazione del messaggio profetico dantesco, si è pensato di allineare anche la nostra sede universitaria, inserita nella realtà culturale abruzzese, ad altre di territorio nazionale, segnate da una prestigiosa e lunga tradizione esegetica dantesca (Lectura Scaligera, Casa di Dante di Roma, Letture Classensi a Ravenna, Lectura Dan-tis Brixiensis di Brescia, Lectura Dantis di Orsanmichele), onde avviare scambi, relazioni, intersezioni tra i singoli centri, che possano apportare nuove conoscenze e approfondimenti del capolavoro dantesco. Si è subito riscontrato un importante successo di questa iniziativa, che dopo il primo ciclo, di cui fanno fede le "Letture" inserite in questo primo volume, è stata divulgata altrove, accrescendo l'impegno degli esegeti, veicolando nuovi orientamenti e orizzonti di pensiero, e mobilitando platee universitarie all'ascolto di accreditati studiosi della dantistica nazionale. Allo studio e all'approfondimento del capolavoro dantesco si sono affiancati, nel tempo, anche interventi su opere che nessuno più definisce minori di Dante, alla ricerca di conferme e parallelismi tra le fonti e le teorie teologiche ed escatologiche del grande autore medievale, tra gli interventi sulla storia interna di sviluppo delle opere dantesche e le loro sterminate fonti, rapportate al capolavoro. La densità del tessuto poetico e allegorico della Commedia, allusivamente semantizzato in chiave allegorica e simbolica, il quadro dei rapporti tra struttura escatologica e dinamiche espressive e locutorie, rappresentano il perno narrativo ed espositivo della Commedia, in cui il viaggio immaginario nell'oltretomba del pellegrino si intreccia allo sconforto e al dolore di exul im-meritus , e all'accusa per l'attuale stato corrotto della Chiesa e dell'Impero, deviati rispetto ai costumi e ai principi tradizionali...» (Dalla Premessa di Valeria Giannantonio)
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