€ 11,40 € 12,00 -5%
disp. immediata

Dettagli

2014
Tascabile
20 maggio 2014
166 p., Brossura
9788806221898

Descrizione

Vincitore premio Campiello 2010

Scelto da IBS per la Libreria ideale. Un piccolo capolavoro di narrativa antropologica, di letteratura contemporanea sospinta tra le onde della tradizione. Novità e riscoperta.

Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come "l'ultima". Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. "Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fili'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia". Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.

Valutazioni e recensioni

4,1/5
Recensioni: 4/5
(308)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Un grande libro da leggere e rileggere

Recensioni: 5/5

Premetto che il libro mi è stato regalato. Visto il premio ricevuto ho iniziato a leggerlo piena di aspettative e credevo che fosse almeno passabile. Assolutamente no. Libro noiosissimo, .Abbandonato e ripreso più volte e alla fine abbandonato per sempre. Il libro è stato dato ad una persona che voleva leggerlo.

Recensioni: 5/5

È stato scritto molto su Michela murgia, altrettanto su questo libro. Credo che oggettivamente sia un buon romanzo e che meriti il successo ricevuto. Personalmente ho trovato il libro scorrevole seppure certe volte un po' crudo,scarno, non sempre esplicito ma da interpretare. Tuttavia l affascinante figura dell accabadora, il tema dell eutanasia, l adozione sono trattati con maestria, tatto, delicatezza e portano il lettore a riflettere. A tratti frettoloso, in altri poco incisivo, in altri tuttavia epico. Una tra tutte: " non dire mai di quest acqua non ne bevo. Potresti trovarti nella tinozza senza manco sapere come ci sei entrata".

Recensioni: 5/5

Bello, intenso e mai banale. Un racconto che non fa sconti e fa riflettere. Molto contenta di non aver perso la lettura di questo libro.