Nella morente Jugoslavia una adolescente guarda con speranza alla caduta del Muro di Berlino, immagina un mondo nuovo e idolatra una patria vicina e sconosciuta, l'Italia. Diventata adulta e con il peso inesorabile degli anni sulle spalle, la disillusione la porta a guardarsi indietro, ad analizzare quel passato dal quale tutto origina. Un affresco spietato e ironico di una nazione che non esiste più, la Jugoslavia, e del suo dio-padrone, il Maresciallo Tito, che l'ha costruita col ferro e col fuoco, sulla sola base ideologica. Un mondo pieno di sconvolgenti abissi che l'autrice esplora nel suo viaggio a ritroso nel tempo, cercando una sintesi tra passato e presente in grado di far superare le brutture della storia sul confine orientale.)
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