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2020
22 settembre 2020
288 p., Brossura
9788804732273

Descrizione

Un libro sul più grande poeta nella storia dell'umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.

«Aldo Cazzullo è per i lettori italiani un secondo Virgilio che li guida nel viaggio infernale della prima cantica» - Giancristiano Desiderio, la Lettura

Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo. L'Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell'Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità – l'altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell'Istria e della Dalmazia, l'Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle».

Valutazioni e recensioni

4,1/5
Recensioni: 4/5
(52)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Ostico in alcuni passaggi, per quanto cerchi di essere il più chiaro possibile. Particolarmente interessanti alcune digressioni, quali l'origine del contrappasso dei suicidi che prende spunto da un passo dell'Eneide. Eccessivamente celere sui capitoli finali, in cui non si approfondisce quasi alcun aspetto

Recensioni: 5/5

Da tempo cercavo una guida che mi potesse rendere più “masticabile” un’opera così importante come la Commedia di Dante. In Cazzullo non solo ho trovato una mano che ti guida gentilmente fra i Canti, ma li attualizza, anche alla luce degli ultimi avvenimenti. Un libro geniale.

Recensioni: 5/5

Molto bello

Recensioni: 5/5

Meraviglia!!!la genialità di Dante, già Rinascimentale nel Medioevo e la bravura di Cazzullo nel guidarti nello strepitoso viaggio!