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Anno edizione: 2011
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Un testo bello per chi ha a cuore le vicende sovietiche degli ultimi 40 anni e allo stesso tempo un romanzo molto ben miscelato di storie personali ed avvenimenti importanti che hanno caratterizzato la storia dell'ex Urss degli ultimi tempi. La Vitale inizia il racconto dal suo arrivo a Mosca nel 1967, come studentessa presso l'MGU, l'università statale moscovita e ci conduce fino ai giorni nostri. Le cose che mi hanno colpito di questa narrazione sono fondamentalmente due: 1) L'amore viscerale della narratrice per il popolo russo 2) I cambiamenti comportamentali ed epocali dellla gente moscovita dagli anni 60 ad oggi. La Vitale è abilissima e molto attenta a descrivere i comportamenti e i modi di fare, soprattutto le paure, che lei ebbe all'arrivo e durante i primi anni di permanenza a Mosca. Emblematiche le frasi che la scrittirce riporta al riguardo, relative agli ammonimenti che persone vicine e lontane gli dicevano: "Ricordati che ovunque tu sia, piazza,metropolitana,bar,case etc..ogni 6 persone c'è un delatore, attenta a quello che dici". Proprio intorno a questo modo di vivere attento e controllato che la Vitale sviluppa pagine molto intense di questo libro, infatti la scrittrice racconta di tantissimi che servivano schizofrenicamente il partito ma che allo stesso tempo speravano che prima o poi crollasse o di addetti del Kgb che pur di dimostrarsi attivi nei confronti del sistema s'impuntavano su minuzie inutili e pazzesche.Ma la cosa più toccante è sicuramente quando la Vitale ci narra dei rapporti umani che lei fu capace di allacciare con la gente di Mosca e il calore che tante persone seppero dargli in un grigiore comune, un personaggio su tutti Aliosha. Da Aliosha,figlio di un dipomatico fucilato per troppo amore per la causa socialista, la Vitale si sentì rivolgere un giorno uno strano invito: "Vieni per vecchine"? Praticamente andare a trovare persone sole o in difficoltà. Bella anche la descrizione degli ultimi anni. Bel libro,consigliato
Una storia molto divertente, una lettura godibile e un'occasione sprecata. L'autrice non è una romanziera e si vede, perde un sacco di occasioni. Valeria
La testimonianza della grande slavista italiana che vive Mosca da più di 30 anni. Ne traspare l' amore per la Russia e per la sua Cultura, per questa città magica e severa, meravigliosa e difficile, inquietante ma drammaticamente affascinante. Bellissimo!
Recensioni
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